Le Bcc chiedono a Bruxelles di non penalizzare le piccole banche con requisiti sempre più onerosi

Si invita la Commissione a valutare l'applicabilità del principio di proporzionalità alle banche che, in termini di dimensioni, ruolo ed esposizione ai rischi sistemici, sono piccole, ma devono rispettare requisiti sempre più onerosi

Il Comitato Economico e Sociale Europeo invia la commissione di Bruxelles ad una più incisiva applicazione del principio di proporzionalità per non penalizzare le piccole banche, soprattutto quelle Cooperative, anche quelle aderenti a gruppi bancari significant.  Per Federcasse sarebbe un contributo significativo alle istanze da tempo sostenute dal Credito Cooperativo.

 Il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) ha approvato il 23 marzo scorso un “Parere” sul cosiddetto “Pacchetto Bancario 2021” (recepimento di Basilea 3+ o Basilea 4) nell’Unione Bancaria. L’approvazione è avvenuta con 154 voti favorevoli, un solo astenuto e nessun contrario. 

Nel Parere, che raccoglie alcune istanze alla cui definizione ha contributo anche Federcasse, il CESE “invita la Commissione a valutare ulteriormente le caratteristiche specifiche delle banche europee e il relativo impatto su di esse e sull’economia dell’UE, al fine di garantire che le proposte legislative trovino il giusto equilibrio tra l’attuazione fedele dei principi di Basilea III, l’esercizio delle discrezionalità nazionali previste dai suddetti principi e la necessità di proporre adeguamenti per tenere conto delle specificità dell’economia dell’UE e delle banche dell’UE”. 

In particolare, si legge ancora nel Parere, “il CESE osserva che l’attuazione di tali proposte dovrebbe salvaguardare la stabilità dei mercati finanziari, ma non dovrebbe comportare un aumento ingiustificato dei requisiti patrimoniali per le banche dell’UE, al di là di quanto previsto nella valutazione della Commissione”. 

Per questo, “il CESE invita la Commissione a garantire che l’impatto sui requisiti patrimoniali, anche per quanto riguarda le banche cooperative di piccole dimensioni e le piccole banche, non sia troppo gravoso e non incida quindi sulla loro competitività, pur avendo cura di garantire la stabilità dei mercati finanziari”. 

Il Comitato, si legge ancora, “invita la Commissione a valutare l’applicabilità del principio di proporzionalità alle banche che, in termini di dimensioni, ruolo ed esposizione ai rischi sistemici, sono piccole (in base alla definizione di entità piccola e non complessa di cui al regolamento sui requisiti patrimoniali), ma devono rispettare requisiti sempre più onerosi” soprattutto quando fanno parte di un gruppo bancario significativo. Qualsiasi valutazione del principio di proporzionalità – prosegue il Parere – deve tenere conto del fatto che le banche più piccole che fanno parte di un gruppo bancario significativo devono dedicare maggiori risorse per soddisfare gli obblighi di informativa e i requisiti patrimoniali. 

“Il parere del CESE – sottolinea il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba – rappresenta un contributo significativo all’azione da tempo intrapresa dal Credito Cooperativo, a livello europeo, per una reale e più incisiva applicazione del principio di proporzionalità in tutta la normativa bancaria e, in particolare, a ottenere le modifiche al quadro regolamentare che interessano specificamente le banche cooperative less significant, affiliate a Gruppi bancari cooperativi significant”. 

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