Il Covid ha sconvolto il mercato del lavoro. Nonostante questo le due università del territorio tra Varesotto e Altomilanese confermano la qualità dell’istruzione offerta con l’ano tasso di occupati a un anno dalla laurea. Un’evidenza emersa dal “Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati in Italia” curato come ogni anno da Almalaurea (consorzio che raggruppa 76 università italiane).
Liuc
dalla LIUC – Università Cattaneo: i dati relativi all’occupazione confermano infatti la buona tenuta dei corsi LIUC a livello di placement. Ad un anno dalla laurea, per i laureati magistrali in Economia il tasso di occupazione si attesta all’85,5%, mentre per Ingegneria Gestionale è pari all’88,9%. Anche il tasso di disoccupazione resta basso, sempre sotto il 10% (9,7% per Economia e 7% per Ingegneria). Dati positivi anche a 3 anni dalla laurea (93,9% di occupati per Economia, 98,2% per Ingegneria) e a 5 anni (92,3% di occupati per Economia, 96,2% per Ingegneria).
Aumentano anche, nonostante la congiuntura economica non favorevole, i contratti a tempo indeterminato o di formazione (ad un anno dalla laurea, il 75% dei laureati ha raggiunto questo traguardo). Inoltre il guadagno netto mensile dei laureati LIUC è sensibilmente superiore alla media degli altri atenei Almalaurea.
Ancora, restano contenuti i tempi medi di attesa per l’inserimento nel mondo del lavoro, pari a 3,1 mesi.
Nel 2020 anche le esperienze di stage sono proseguite (il 63.9% dei laureati ha svolto un tirocinio durante il percorso di studi), così come non si sono interrotte le opportunità internazionali (il 37.2% – la media Almalaurea è dell’11,3% – ha trascorso un periodo all’estero).
Insubria
I dati sull’occupazione dell’Università dell’Insubria restano superiori alla media nazionale anche nel lungo periodo dell’emergenza sanitaria: a un anno dal conseguimento del titolo, il 75,1% dei laureati triennali non iscritti a un corso di secondo livello ha un lavoro, con un distacco significativo rispetto alla media nazionale del 69,2%. Segno più anche per i dottori magistrali, per i quali il tasso di occupazione è del 77,5% a un anno dalla laurea e del 93,75% a cinque anni (92,2% nel 2020) mentre la media nazionale attuale è rispettivamente del 68,1% e dell’87,7%.
Anche le retribuzioni si distinguono nel panorama italiano: 1352 euro mensili invece di 1270 euro per i laureati triennali, per i magistrali 1770 invece di 1364 a un anno dal titolo e 1775 su 1556 a cinque anni.
L’età media alla laurea è 25,1 anni per il complesso dei laureati, un dato su cui incide il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore. Il 64,5% dei laureati termina l’università in corso: in particolare è il 64,4% tra i triennali e il 77,6% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 101,0 su 110: 98,9 per i laureati di primo livello e 108,7 per i magistrali biennali.
Il 53,9% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e il 10,4% ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo). Il 70,5% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari.