Erasmus è il programma dell’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, in vigore per il periodo 2014-20201.
Erasmus consente a studentesse e studenti universitari (di seguito verrà più brevemente utilizzato il termine studenti in riferimento a tutta la comunità studentesca in generale senza discriminazione di genere alcuno) di trascorrere un periodo di studio (da 3 a 12 mesi per ciclo di studio, secondo il precedente programma) presso un Istituto di Istruzione Superiore in uno dei Paesi Europei partecipanti al Programma a partire dal secondo anno di studi. E’ possibile usufruire delle strutture universitarie partner e ottenere il riconoscimento dell’attività svolta all’estero senza pagare ulteriori tasse d’iscrizione (rimane invece obbligatorio il pagamento delle tasse universitarie presso l’università d’origine).
Lo scambio di studenti fra due o più sedi partner (“flusso Erasmus”) è attivato attraverso un accordo interistituzionale tra Università, coordinato dal punto di vista didattico da un docente della nostra Università e da un docente di un’Università estera; ogni accordo prevede un certo numero di posti disponibili.
Per l’a.a. 2021/22 è possibile partecipare al Programma Erasmus+ Studio presso le Università dei 27 Stati membri dell’Unione Europea e degli altri Paesi aderenti al Programma (Macedonia del Nord, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia) come da lista dei flussi che accompagna il Bando.
Al termine del periodo di mobilità viene garantito il pieno riconoscimento dei risultati positivi ottenuti e preventivamente concordati nel Learning Agreement, in base all’art. 19 del Regolamento Didattico di Ateneo, alla delibera del Senato Accademico di approvazione della Erasmus Policy Statement
ATTIVITA’ ALL’ESTERO.
I posti sono assegnati esclusivamente per lo svolgimento delle seguenti attività, in base a quanto previsto nel Learning Agreement:
- studio a tempo pieno durante il primo, secondo o terzo ciclo, compresa la preparazione della tesi di laurea o di dottorato, che conducano al conseguimento di un diploma o laurea ufficialmente riconosciuti;
- periodo di tirocinio, nell’ambito di un singolo periodo di mobilità, alle seguenti condizioni: il tirocinio deve essere autorizzato e svolto sotto la supervisione dello stesso istituto ospitante. Nel caso in cui il tirocinio sia effettuato per esempio in un ospedale, in un laboratorio, in un istituto o in un’azienda esterni all’Università estera, l’attestazione del periodo deve essere rilasciata dall’Università estera. le due attività (studio e tirocinio) devono essere svolte in maniera consecutiva o contemporanea e come sempre senza alcuna interruzione, nello stesso anno accademico ed il periodo di studio (seminari, lezioni, esami di lingua) deve essere certificato dall’università estera. La sola attività di tirocinio non è ammissibile e non può essere riconosciuta. Eventuali contributi alla mobilità già ricevuti dovranno essere restituiti.
I periodi di mobilità possono svolgersi a partire dal 1° luglio 2021 e devono necessariamente terminare entro il 30 settembre 2022. Il periodo di studi all’estero va da un minimo di 3 mesi (non può essere inferiore a 90 giorni) fino ad un massimo di 12 mesi. Sono consentiti prolungamenti e/o riduzioni del periodo, solo per comprovati motivi didattici e tenendo comunque presente che la durata complessiva del soggiorno presso la sede partner dovrà essere continuativa e non frammentata.
Borse di studio
Le borse di mobilità Erasmus sono da considerarsi come un contributo alle maggiori spese legate al soggiorno all’estero.
I contributi e i benefici economici sono di tre tipologie:
- borsa di mobilità su fondi della Commissione Europea (borsa Erasmus propriamente detta), che è differenziata in base al Paese di destinazione. La cifra sarà determinata dal nuovo Programma, per il settennio precedente si trattava di 250/300 euro al mese. Per poter beneficiare della borsa di mobilità è necessario firmare, prima della partenza, il contratto finanziario secondo le indicazioni date dal Projects and Mobility Office – Settore Mobility e adempiere agli obblighi previsti al punto 4.4.
- integrazioni alla borsa di mobilità, con fondi provenienti da vari enti finanziatori, quali: Università di Padova, Commissione Europea5, MIUR e Regione Veneto. Tali integrazioni verranno di volta in volta assegnate in base alla disponibilità dei fondi e seguendo precise regole stabilite dalla legge e/o da delibere del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, in base al merito definito dalla graduatoria per la borsa di studio regionale e alla dichiarazione ISEE/ISEU. La disponibilità dei fondi sopra citati può variare di anno in anno.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti circa i nuovi importi visitare la pagina: http://www.unipd.it/erasmus-studio