Tenere aperto in sicurezza: la ricetta di Confcommercio Varese

L'associazione scende in campo in prima linea per garantire il rispetto delle misure anti-Covid

Riaprire in sicurezza per Confcommercio Varese è possibile. L’associazione chiede controlli più rigidi per il rispetto delle regole, sia per gli imprenditori che per i clienti. Chiedono l’impiego della della Protezione Civile nelle piazze, nelle strade e nei mercati, per fare prevenzione e informazione, facendo presenti le misure in vigore, soprattutto per quanto riguarda il divieto di assembramenti.

“Tutte le nostre categorie hanno rispettato le imposizioni di legge, adeguando le loro attività alle misure anti Covid. Hanno speso denaro, pur nel periodo di difficoltà, e hanno accettato chiusure e limitazioni. Ora, sempre agli stessi, vengono chiesti nuovi sacrifici, che però non è più possibile sostenere. Bar, ristoranti e negozi devono riaprire perché altrimenti chiuderanno per sempre. Noi come associazione garantiamo il rispetto di tutte le norme sanitarie e in più, ci rendiamo disponibili a trovare soluzioni che portino a controlli più puntuali e più rigidi“, -, spiegano i presidenti in un appello comune delle Ascom territoriali (Giorgio Angelucci, Varese; Rudy Collini, Busto Arsizio; Renato Chiodi, Gallarate; Andrea Busnelli, Saronno; Franco Vitella, Luino).

I presidenti chiedono anche con forza anche il “riconoscimento di contributi a fondo perso e ristori adeguati alle perdite registrare dalle attività” e una ulteriore proroga o, meglio ancora, un azzeramento delle tasse e delle imposte comunali a carico delle imprese commerciali.

“I provvedimenti in arrivo rischiano di dare il colpo di grazia definitivo a tante delle attività che hanno resistito in questi mesi”. chiosano.

 

 

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