Si tengono aperti i rubinetti del credito. L’Eba, l’autorità bancaria europea, ha riattivato fino al 31 marzo 2021 le linee guida che sospendono la riclassificazione automatica dei crediti per i prestiti con moratoria. E’ un’ottima notizia, soprattutto per le piccole e medie imprese, e anche per le famiglie.
“La decisione dell’Eba – spiega il presidente della Federazione nazionale delle BCC, Augusto dell’Erba– potrà consentire anche di rivedere, se opportuno, le esposizioni che nel frattempo hanno potuto subire un trattamento penalizzante a seguito della sospensione. Questo può certamente favorire il mantenimento di un adeguato flusso di finanziamenti all’economia reale e contribuire a superare questa delicatissima fase recessiva causata dalla pandemia”.
I prestiti garantiti e delle moratorie veicolati dal sistema delle sole Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen italiane a tutto il mese di novembre.
Alla fine dello scorso mese, le 250 BCC italiane – organizzate nei due Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale Banca e, in Alto Adige, attorno alla Federazione Raiffeisen – avevano complessivamente trasmesso al Fondo di Garanzia delle PMI 183 mila richieste di garanzia a valere sulle misure del “Decreto Liquidità”. Si tratta del 12,98% del totale delle pratiche inviate al Fondo, secondo dati forniti dal Medio Credito Centrale.
L’importo complessivo dei finanziamenti del Credito Cooperativo e assistiti dalle garanzie statali ha superato gli 11 miliardi e 880 milioni di euro, il 10,65% del totale.
Delle complessive 183 mila richieste, oltre 148 mila hanno riguardato pratiche relative ai prestiti previsti dalla “lettera m” dell’art. 13 del Decreto Liquidità (fino a 30 mila euro dopo la conversione in legge del decreto) per un importo complessivo di poco inferiore ai 3 miliardi di euro (2 miliardi e 977 milioni). Il Credito Cooperativo rappresenta, su questa misura, il 14,78% del totale delle pratiche trasmesse e il 15,14% del totale degli importi finanziati.
La quota delle BCC nel mercato complessivo degli impieghi a clientela è del 7,5%. E’ rilevante dunque il contributo che stanno dando le banche di comunità mutualistiche al fine di rendere disponibili a famiglie, imprese e professionisti le misure previste dal Governo e dal Parlamento per mitigare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia reale.
Per quanto riguarda le moratorie, sempre alla fine di novembre erano circa 342 mila le pratiche deliberate dalle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen e già operative per un importo complessivo di 41 miliardi di euro.