La Bce, la banca centrale europea ha sia diffuso l’esito degli esami 2019 e ha fissato nuovi requisiti patrimoniali di secondo pilastro per ciascun istituto.
Al nono posto in Italia e al 59° posto in Europa si posiziona Iccrea (che riunisce le Banche di credito cooperativo)
Per la prima volta è stato pubblicato il dato sulla richiesta di capitale aggiuntivo. Le banche italiane risultano tra le meno rischiose. Le banche sono migliorate anche nei crediti deteriorati, dimezzandosi dai mille miliardi di euro di npl del 2014 ai 543 miliardi di fine 2019.
A Iccrea è arrivata una richiesta del 2,5% di capitale aggiuntivo, quello di secondo pilastro (P2r), da parte della Bce. Le Bcc hanno superato l’asticella dei requisiti patrimoniali fissati per il 2020.
A ciascun istituto di credito è stato assegnato un punteggio da 1 (migliore) a 4(peggiore) sulla base di alcune valutazioni riguardanti:
- fattibilità/sostenibilità dei modelli di business (cioè come si fanno i soldi)
- adeguatezza governance interna e gestione rischi (cioè come funziona la dirigenza)
- rischi di capitale (cioè se si verificano perdite la banca sopravvive?)
- rischi di liquidità e finanziamento (cosa succede se i mercati si bloccano)
Stando all’esito degli SREP BCE, a nessuna banca è stato assegnato il punteggio massimo (1), mentre la percentuale di istituti cui è stato dato un 2, tra cui posiziona Iccrea, è scesa dal 52% al 49%. Le banche che hanno ricevuto un 3 sono aumentate del 38%, mentre quelle che hanno ottenuto un 4 sono scese dal 10% all’8%.