Si apre il 2 luglio il Bando Digitalizzazione settore Turismo, promosso dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi per aiutare le aziende della filiera a pubblicizzarsi sul territorio regionale, aderendo all’Ecosistema Digitale del Turismo, e cioè all’insieme di strumenti digitali e fisici di promozione turistica di Regione Lombardia. L’adesione all’Ecosistema Digitale del Turismo permetterà quindi alle aziende di essere visibili e potersi promuovere sulle piattaforme online del turismo di Regione Lombardia (InLombardia), negli Infopoint e sui totem dislocati su tutto il territorio regionale, come ad esempio nell’hub turistico multimediale della Città di Milano. Il bando cofinanzierà progetti per l’adattamento dei siti web e del materiale pubblicitario informatico delle aziende alle piattaforme dell’Ecosistema Digitale del Turismo.
Ad esempio saranno cofinanziate le spese per: l’adeguamento del proprio sito alle piattaforme regionali, l’integrazione del proprio e-commerce ai siti di promozione di Regione Lombardia, la realizzazione di immagini e video per promuoversi sulle piattaforme regionali. L’agevolazione si concretizzerà in un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 1.500€ ad azienda e nel limite del 70% dei costi sostenuti. L’investimento minimo dell’azienda dovrà essere di 1.000€. Per essere ammissibili le spese dovranno essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di contributo. Potranno accedere al bando le micro, piccole e medie imprese del settore turismo con sede legale e/o operativa nei territori di Milano Monza Brianza Lodi.
Il bando co-finanzierà progetti per l’adattamento dei siti alle piattaforme regionali, l’integrazione dell’e-commerce ai siti di promozione di Regione Lombardia, la realizzazione di immagini e video per promuoversi sulle piattaforme regionali. Le imprese, che per accedere dovranno avere sede legale o operativa nel territorio di Milano, Monza, Brianza e Lodi, potranno contare su un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 1.500 euro ad azienda e nel limite del 70% dei costi sostenuti, con un investimento minimo richiesto di 1.000 euro.
Per essere accettate, le spese dovranno essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di contributo.
Sono quasi 2 mila le strutture ricettive milanesi, tra sedi di impresa, unità locali in e fuori provincia, su 7.103 in Lombardia e 79 mila in Italia, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su fonte registro imprese al primo trimestre 2018 e 2017 relativi alle sedi di impresa e unità locali iscritte come imprese. Crescono del 4,9% in un anno, quasi 100 attività e strutture in più, e registrano quasi 21 mila addetti su 39 mila a livello regionale e 307 mila a livello nazionale. Si tratta soprattutto di alberghi (1.092) e alloggi per brevi soggiorni, tra bed & breakfast e residence (766) ma ci sono anche circa 70 tra villaggi turistici e ostelli. Crescono anche Monza Brianza che passa da 182 a 186 strutture, +2,2%, e Lodi da 42 a 47, +11,9%.
Settore turismo in Lombardia. Sono 7.103 le strutture ricettive, tra imprese e unità locali, il 9% italiano e in crescita del 6,5% in un anno. Occupano quasi 39 mila addetti, pesando il 12,7% sul totale di chi lavora nel settore in Italia. Il maggior numero di strutture alberghiere e turistiche si trova a Milano (1.999). Seguono Brescia con 1.449 attività e Sondrio con 992. Vengono poi Bergamo (684) e Como (613). In un anno la crescita maggiore va a Lecco (+22,7%) e Lodi (+11,9%).
Settore turismo in Italia. Oltre 79 mila attività tra sedi di impresa e unità locali, in crescita del 6,6% in un anno e con oltre 307 mila addetti. Prima è Roma con 6.931 attività seguita da Bolzano (5.368), Napoli (3.134), Rimini (2.837) e Venezia (2.816). Milano è nona nella classifica nazionale per imprese ma terza per numero di addetti, dopo Bolzano prima con oltre 27 mila e Roma che ne ha oltre 23 mila. Rimini è quarta con 16 mila addetti e Venezia quinta con oltre 14 mila. Tra i primi dieci territori per numero di addetti del settore c’è anche Brescia, nona con quasi 8 mila lavoratori.