Le imprese varesine raccontano la sfida digitale a le Frontiere dell’Innovazione

L’impresa 4.0 rende intelligente tutta la filiera

Il cambiamento non è solo tecnologico, non sta trasformando in profondità solo i processi e i prodotti. L’industria 4.0 e il progresso digitale in generale stanno modificando alla radice anche i tempi e i luoghi di lavoro. Così come tutti i servizi che le imprese manifatturiere ormai offrono ai propri clienti nelle fasi pre e post vendita. La rivoluzione passa anche da qui. Parte dalle tecnologie e prende forma concreta nelle imprese. Anche in quelle della provincia di Varese. Come Elmec Informatica Spa e Stanley Black & Decker Italia Srl. Due casi concreti che sono stati posti al centro del workshop intitolato “Intelligent Workplace”, terzo appuntamento del ciclo “Le Frontiere dell’Innovazione”,organizzato dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese proprio per accompagnare le aziende del territorio alla scoperta di come e quanto il digitale stia mutando le cosiddette “imprese intelligenti”. Un approccio molto empirico basato sull’intento di mettere le aziende a confronto tra di loro.
A partire da Elmec Informatica che ha ospitato l’evento e che ha messo sul piatto la propria esperienza.
Rinaldo Corti, amministratore delegato di Elmec Informatica ha introdotto il primo panel della giornata: “L’innovazione passa anche dagli ambienti di lavoro, quindi si parla di un cambiamento tecnologico quanto culturale e il management delle aziende è chiamato a farsi portavoce di questo cambiamento. Eventi come quello di oggi sono importanti per condividere buone prassi ed esperienze tra le aziende del territorio”.
“Oggi più che mai dobbiamo considerare la persona al centro dell’ambiente di lavoro, un concetto che nel concreto si traduce in formazione continua, flessibilità e attenzione al bilanciamento tra vita privata e lavoro”, ha spiegato Roberto Trentini, direttore HR di Elmec”. Formazione che accompagna le risorse sin dall’ingresso in azienda verso nuove competenze tecniche ma anche nello sviluppo di soft skill digitali come l’utilizzo dei social in ambito aziendale. Flessibilità negli orari e nei luoghi che consente di lavorare per obiettivi e risultati, con vantaggi evidenti sia per le aziende che per i collaboratori. In tutto ciò la tecnologia è un fattore determinante per abilitare l’azienda e le persone al cambiamento”, ha aggiunto Trentini.
“La postazione di lavoro tradizionale non esiste più – ha aggiunto Giovanni Minuti, responsabile della business unit che si occupa di servizi Workplace dell’azienda informatica varesina -. Adesso parliamo di digital workplace, una serie di interazioni continue tra persone, organizzazioni e tecnologia. L’approccio che abbiamo adottato, sia al nostro interno che con le aziende delle quali siamo partner, è quello people-centric, dove le esigenze dell’utente sono al centro. Prima fra tutte la possibilità di lavorare in mobilità, in Italia come all’estero, seguendo diversi fusi orari. Per questo è necessario disporre di strumenti di lavoro digitali user-friendly, sempre funzionanti che garantiscano allo stesso tempo efficienza e sicurezza nell’accesso dei dati”.
Ma il digitale non sta intaccando solo il mondo delle imprese informatiche. I paradigmi vengono stravolti anche nei settori più manifatturieri, come quello della produzione di utensileria, profondamente radicato sul territorio varesino come testimonia la presenza, con lo storico marchio Usag, di Stanley Black & Decker Italia Srl. “La più grande trasformazione che ha vissuto in questi anni la nostra azienda – ha spiegato durante l’incontro, Daniele Turato, Service Manager Stanley Black & Decker Italia Srl – ha riguardato l’approccio con il cliente”. Il customer service diventa core business: “Fino a due anni fa l’attività di questa branca aziendale era quella di gestire le lamentele, oggi è quella di anticiparle. Di prevedere il problema, avvisare il cliente e aiutarlo a risolverlo prima che sia lui a porlo alla nostra attenzione”. Ciò presuppone che per un’azienda manifatturiera “la parte servizi stia diventando sempre più importante, un’attività centrale per dare maggior valore al prodotto: i nostri clienti non vogliono solo un trapano, ma un trapano che funzioni”. E quando non funziona più, che ci sia al suo fianco chi lo ha prodotto. Così chi chiama la Stanley Black & Decker viene indirizzato in breve tempo alla risposta giusta, grazie a un sistema Crm evoluto. Non solo: il post-vendita e le riparazioni sono gestire tutte tramite sito web. La tracciatura digitale delle spedizioni degli acquisti, inoltre, permette una gestione in tempo reale della consegna “con un effetto traino di miglioramento delle performance dei corrieri a cui ci appoggiamo”. In pratica: “Il nostro sistema digitale non permette di migliorare solo le prestazioni della nostra azienda, ma anche quella dei nostri fornitori”. Come dire: l’impresa 4.0 rende intelligente anche tutta la filiera. 
“L’obiettivo che ci siamo dati con questo nuovo ciclo de ‘Le Frontiere dell’Innovazione’ partito a dicembre 2017, è quello di entrare direttamente nelle aziende e capire come i loro percorsi di trasformazione digitale stiano trasformando non solo il loro business, ma anche la loro organizzazione, la gestione delle risorse umane e degli spazi”, commenta il Responsabile delle Aree Economiche dell’Unione Industriali, Marco De Battista, che aggiunge: “L’incontro in Elmec Informatica si inquadra in questo percorso di condivisione dove imprenditori parlano ad altri imprenditori mettendo a fattor comune la loro esperienza. In questo modo riusciamo come Unione Industriali a creare dei momenti di networking all’interno dei quali il mondo dell’impresa del nostro territorio può accrescere la propria conoscenza digitale con un processo di scambio di informazioni ed osmosi. Dopo aver parlato di investimenti 4.0, di data-driven business e intelligent workplace nel prossimo incontro entreremo con altri imprenditori alla Leonardo Spa – Divisioni Velicoli (ex Aermacchi) per affrontare l’argomento ‘People care & People Strategy’, ossia le persone come cardine intorno al quale costruire una strategia digitale. Tra le case history che verranno trattate, oltre a Leonardo – Divisione Velivoli, ci sarà anche BTicino”.

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