Scopriamo assieme qualche curiosità sulle piante che saranno messe a dimora sabato a Vittuone.
La ginestra, spartium junceum, è una pianta di origine europea che cresce in particolare nelle regioni mediterranee. La ginestra era una pianta molto apprezzata sia dai greci che dai romani i quali la coltivavano appositamente per attrarre le api e produrre il miele. Nell’età classica venne più volte citata da Plinio il vecchio, il quale credeva che le ceneri della ginestra contenessero oro, probabilmente per via del colore dei suoi fiori che esposti alla luce del sole ricordano il colore dell’oro. Per via della sua composizione può sembrare un cespuglio di notevoli dimensioni ma in realtà si tratta di un arbusto sempreverde, che può raggiungere i 3 m di altezza, la cui caratteristica è quella di presentarsi con una fitta ramificazione che parte dalla base della pianta e si sviluppa per tutto il fusto con rami, sottili e flessibili, di colore verde scuro. Sui rami si sviluppano le foglie, di piccole dimensione, molto distanziate le une dalle altre, di colore verde scuro. La caratteristica principale delle foglie di ginestra è che cadono all’inizio del periodo di fioritura della pianta, che avviene a partire dal mese di maggio e si protrae fino al mese di agosto. I numerosissimi fiori di ginestra sono di colore è giallo oro o giallo intenso ed emanano una delicato profumo simile a quello del miele. Dai fiori, infine, si genera il frutto, una piccola leguminosa che a maturazione avvenuta diventa di colore molto scuro.
La quercia è un albero molto comune nei nostri territori. Fa una grande ombra, del resto è una pianta imponente che può raggiungere i 30 metri di altezza. Albero sacro per i ceti, i germani e i romani, da tempi oramai remoti, la quercia simboleggia la forza e la robustezza, attualmente è spesso coltivata per la produzione di legno, in natura possono spuntare isolati o in piccoli gruppi, in città ne possiamo trovare spesso all’interno di parchi o giardini e fanno da riferimento per la loro presenza maestosa.
I Maggiociondolo (Laburnum anagyroides) sono dei piccoli alberelli a portamento espanso, caratterizzato da una ricca fioritura primaverile molto scenografica. Tra maggio e giugno, l’esplosione di fiori gialli, riuniti in grappoli penduli, rendono meravigliosa questa pianta, adatta per decorare giardini naturali e informali. Forse non per caso Tolkien, che amava pensare e scrivere di alberi senzienti, parlanti e semoventi, si ispirò al maggiociondolo per l’albero elfico noto come ‘Laurelin’. Sono un tocco di colore sempre gradito nelle nostre città.
L’ulivo è una pianta conosciuta e apprezzata da tempi remoti, infatti, abbiamo notizie di questo albero dai Sumeri che lo diffusero in tutto il vicino Oriente e in Grecia e da qui poi fatto conoscere nei territori della Roma Antica. La pianta di ulivo si adatta in tutte le regioni a clima tipicamente mediterraneo, caratterizzate da inverni miti ed estati non troppo calde. Quest’albero è in grado di sopportare il caldo e la siccità anche se, si può notare una diminuzione della dimensione e della produzione dei suoi frutti. Non raggiunge dimensioni importanti, ha un fusto tozzo nodoso e dal colore grigio. Il fogliame è costituito da foglioline verdi da un lato e tendenti al grigio dall’altro, piccole, sempreverdi e dalla forma lanceolata.