“Uno sperimentatore e ricercatore, un grande maestro nell’arte della panificazione, un socio Slow Food instancabile – ricordano dalla sezione di Slow Food Legnano – Massimo non diceva mai di no a tutti quelli che apprezzavano la sua grande passione per il pane; più di una professione, fare il pane bene per lui era una missione”. Stroncato da un infarto il 7 luglio 2016. Ad un anno esatto dalla scomparsa la sezione di Legnano di Slow Food lancia una borsa di studio per ricordarlo. Per iniziare a raccogliere i fondi destinati a questa lodevole iniziativa è stata organizzata una cena alla Tela, l’osteria sottratta alla mafia, a Rescaldina per il prossimo 13 luglio 2017 alle 20:30. Costo della serata 35 euro.
Era uno sperimentarore. Si definiva un “sovversivo del gusto” per la sua attenzione alla ricerca, alla storia e ai sapori dimenticati della panificazione. Gli piaceva provare le varie combinazioni del lievito madre, cercare gli ingredienti migliori. Sempre pronto a lanciarsi in nuove imprese, il panettiere legnanese ha conquistato Milano e l’Italia con i suoi pani antichi e il “miglior panettone meneghino” della nazione. I frutti rossi dei suoi panettoni arrivavano dal Nord Est, i limoni per le scorze candite dalla Sicilia, e così per ogni singolo componente delle sue creazioni. Dalla sua bottega storica in oltrestazione o dalla più recente nella ex piazza del mercato sono stati in tanti suoi clienti affezionati. Il suo lavoro ha superato i confini legnanesi per dagli fama. Bruce Springsteen in occasione dei suoi concerti milanesi aveva sempre richiesto e ottenuto di avere il pane di Grazioli per i classici hamburger. Un uomo, un esempio, che ha trasformato la sua passione per il cibo e per il pane in un meritato successo, un esempio per i tanti ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro. Quando raccontava le novità gli brillavano gli occhi, quando provava nuove farine era una gioia. Le sue lezioni al panificio resteranno indimenticabili: allegria e allo stesso tempo rigore scientifico. Così come sono indimenticabili le sue pizze e il suo pane, un pane dell’anima. “Oggi, ogni notte, mi sveglio sempre con lo stesso entusiasmo – spiegava Massimo Grazioli . scendo nel mio forno e faccio ciò che mi piace di più al mondo… il Pane!” Passione, determinazione e tanta voglia di fare, senza tirarsi mai indietro, questo è era lui, questo è quello che Slow Food cerca nei giovani per la nuova borsa di studio. Il ricavato della cena di giovedì 13 luglio andrà a costituire l’inizio della raccolta che porterà uno studente a frequentare il Master di Panificazione all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.