Spese per la ricerca: il credito di imposta arriva fino a 20 milioni

Si tratta di una agevolazione per Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.

Con la legge di Bilancio sono aumentati i benefici concessi alle imprese che investono in programmi di ricerca e sviluppo: il nuovo credito d’imposta sarà passa da 5 milioni a 20 milioni di euro massimi annuali e la percentuale salirà al 50% per tutti i tipi di investimento che le imprese adotteranno per i programmi volti all’implemento di ricerca e sviluppo.  L’agevolazione si può chiedere per tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali. Il credito è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

Possono accedere a questa misura

  • tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
  • imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
  • imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
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