I legnanesi si rimboccano le maniche per rendere più bella e vivibile la propria città. È successo, negli ultimi giorni, in due occasioni, con interventi nati “dal basso” che hanno restituito alla città due angoli da tempo un po’ dimenticati.
La tomba della famiglia Tosi al Cimitero Monumentale è stata ripulita e sistemata proprio in tempo per la ricorrenza dei dei defunti. Si tratta di una costruzione del primo Novecento, in stile Liberty, costruita per custodire le spoglie di Franco Tosi, fondatore dell’azienda, ucciso nel 1898 per mano di un dipendente. Questo pezzo di storia di Legnano, fino a poco tempo fa invaso dalle erbacce e in stato di semi-abbandono, è stato rimesso a nuovo da un pensionato ex dipendente della Franco Tosi, Giorgio Piccioni, con l’aiuto di Zaccaria e Godwin, due profughi accolti nel centro di via Quasimodo che si sono resi disponibili a dare una mano, completando il lavoro in una ventina di giorni. Ora la cappella è stata ufficialmente “adottata” dalla Comune.
Lungo la sponda dell’Olona in via del Macello sono invece spuntati i colorati murales opera degli studenti dell’Artistico Dell’Acqua. I ragazzi delle classi quarte hanno eseguito i lavori su commissione del Comune di Legnano, nell’ambito degli stage lavorativi previsti dal curriculum di studi, e sono declinati sui temi dell’acqua, dei mulini e della storia della città.