Un vecchio cassero, ovvero un fienile tradizionale, come molti se ne vedono nel nostro territorio, completamente ristrutturato per diventare un’abitazione non solo bella e confortevole, ma anche ecologica e sostenibile. È successo a Galliate (Novara), dove nei giorni scorsi è stata ultimata, e presentata in Comune, una “casa attiva”. Che si spinge oltre la filosofia dell’impatto zero, perché in un anno non si limita ad andare in pari con i consumi energetici, ma anzi produce più energia da fonte rinnovabile di quanta ne consumi.
La casa attiva di Galliate è di proprietà della famiglia Marco Panebianco, ingegnere attento alla sostenibilità ambientale, che l’ha progettata e realizzata assieme un team di tecnici attivi nel progetto La Firma Energetica, che si occupa appunto di costruzioni improntate a criteri di recupero energetico.
La casa attiva ha una superficie di circa 180 metri quadri e non necessita di impianto di riscaldamento tradizionale: il comfort interno è garantito dagli apporti solari, dalle caratteristiche dell’involucro e dall’impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore. Per realizzarla non si è dovuti ricorrere a tecnologie particolarmente costose o fantascientifiche, ma sono stati usati materiali comuni e tecniche edili consolidate, avvalendosi di maestranze locali. In particolare, l’acqua calda sanitaria è fornita da una pompa di calore aria-aria, mentre l’impianto fotovoltaico garantisce la copertura del fabbisogno annuale di energia elettrica (e serve anche a ricaricare le batterie dell’auto elettrica della famiglia Panebianco).
Il progetto ha il patrocinio della Regione Piemonte e l’assessore alle politiche sociali, alla famiglia e alla casa Augusto Ferrari ha sottolineato come questo intervento tracci la strada per la riqualificazione del patrimonio edile esistente, sia pubblico sia privato.