Un fondo di garanzia per gli obbligazionisti

L'editoriale del direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

La nostra banca ha sentito l’esigenza di dare una risposta forte al pubblico dei risparmiatori mettendo in campo una iniziativa innovativa ed estremamente concreta che vuole venire incontro alle esigenze di coloro che ci affidano i loro risparmi. Dal gennaio di quest’anno, infatti, abbiamo messo a disposizione di soci e clienti una novità assoluta per il sistema bancario italiano: il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, un concreto meccanismo di tutela del diritto di credito degli obbligazionisti. In sostanza tutte le nostre nuove emissioni di obbligazioni dallo scorso gennaio sono garantite. Ogni sottoscrittore di prestiti obbligazionari emessi dalla nostra Bcc sarà garantito e tutelato, anche a fronte di qualsiasi imprevedibile situazione, sino all’ammontare sottoscritto entro il limite massimo previsto di 103.291,38 euro. Tale limite (pari a quello previsto ex lege per il Fondo di Garanzia dei Depositanti) rappresenta una delle misure atte a scoraggiare il cosiddetto “azzardo morale” da parte dei risparmiatori, approfittando della garanzia collettiva di sistema. Naturalmente il diritto all’intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l’ininterrotto possesso del titolo nei tre mesi antecedenti l’evento di default . Questa nuova possibilità si aggiunge al fondo di garanzia dei depositanti che tutela, per analogo importo i depositi ordinari: conti correnti, depositi e risparmio. Dopo i crac finanziari di grandi gruppi industriali questa è una risposta forte che la nostra banca dà a soci e correntisti; la nuova realtà consortile nazionale garantisce infatti il pagamento a chi ha investito, anche quando la singola Bcc non fosse più in grado di assolvere a questo compito. All’interno della gamma di obbligazioni targate Bcc da oggi l’investitore può dunque trovare opportunità di investimento non solo sicure, ma davvero garantite.

di Gianni Macchi

Lavorare bene, lavorare insieme

morandiAbbiamo investito tempo, energie e risorse. Perché vogliamo fare sempre di più. I risultati ottenuti lo scorso anno sono stati incoraggianti e ci hanno dimostrato che lavorare solamente non basta. È necessario anche farlo bene. E noi, per incontrare il favore della nostra compagine sociale, ce la mettiamo tutta. Sappiamo che non riusciremo mai a soddisfare tutti quanti. Ma ci proviamo. Sappiamo che qualcuno potrà sempre sollevare delle obiezioni. Ma le accettiamo di buon grado. Perché solo in questo modo non si lavora e basta, ma si lavora anche bene. Il programma che il Progetto Soci della nostra Bcc ha stilato per questo 2005 è ricco. Una buona parte la troverete nelle pagine a seguire; le altre iniziative saranno presentate nelle prossime uscite de La Voce. Il calendario dettagliato, comunque, è già da alcune settimane affisso su tutti i totem dell’Associazione Ccr presenti in tutte le nostre filiali. Una serie di iniziative e manifestazioni che ci accompagneranno fino alla fine dell’anno. Alcune di queste sono dei capisaldi delle nostre attività: pensiamo ai corsi di acquarello e olio su tela, ai concerti della Chorus Band, della Banda di Busto Garolfo e della Corale Santa Cecilia, nonché della mostra collettiva di pittura e hobbistica, al concerto per i giovani e gli appuntamenti di Natale. Altre, come vuole la tradizione, sono novità assolute che permettono ai nostri Soci di partecipare a viaggi, spettacoli e visite guidate in maniera professionale e nella familiarità della nostra Banca. Dalla Turchia al Sud Africa, passando per Venezia, Torino e Milano e giungendo a più vicine località quali Corbetta (dove si festeggerà il 500esimo anniversario dell’apparizione della Madonna) e le “nostre” Busto Garolfo e Buguggiate sempre con lo spirito di amicizia e comunanza che contraddistingue la nostra Banca di Credito Cooperativo. Un programma realizzato per andare incontro alle tante richieste inoltrate dai nostri Soci che, sempre di più, richiedono all’Associazione Ccr maggiori iniziative e una “scelta” differenziata. Segnale positivo, perché ciò significa che la nostra compagine sociale osserva il nostro lavoro con attenzione e interesse e ci spinge a lavorare.

di Alberto Morandi

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