L’appuntamento assembleare che ci apprestiamo a vivere domenica 17 maggio è un momento importante e determinante per la vita della nostra banca. E non tanto e non solo perché siamo chiamati ad approvare il bilancio dello scorso anno e a rinnovare i componenti del consiglio di amministrazione, ma perché, oggi più che mai, questa tappa di riflessione, di confronto e di condivisione è determinante per ripartire con maggiore slancio lungo la strada intrapresa. La delicata situazione economica e finanziaria che ha sconquassato l’Italia e il nostro territorio, infatti, ci ha visto giocare la parte di attori principali. Come avrete letto sui giornali, e come abbiamo riportato sui vari numeri del nostro periodico, un po’ tutti gli stakeholder di riferimento del nostro vasto territorio ci hanno riconosciuto un ruolo di “portatori di fiducia”, perché siamo stati gli unici, tra gli istituti di credito che operano tra l’Altomilanese e il Varesotto, a schierarci davvero a sostegno del territorio. Il riferimento è alle nostre iniziative più importanti. Innanzitutto la decisione di anticipare a tasso e costo zero la cassa integrazione e i contratti di solidarietà alle famiglie delle imprese in difficoltà. Poi, in un momento in cui tutte le banche sono corse a rincarare le commissioni e i tassi e a richiedere garanzie reali agli imprenditori impegnati a fronteggiare la grave crisi di liquidità, le scelte in controtendenza di non toccare gli spread dei tassi di interesse sui finanziamenti in corso e di sostenere, con il ricorso a finanziamenti a breve termine, le aziende che stanno facendo i conti con i ritardi e l’allungarsi dei tempi di pagamento da parte dei clienti. Abbiamo, in altre parole, giocato veramente e fino in fondo quel ruolo a cui siamo destinati per vocazione di nascita: essere la banca locale di un territorio. E non solo di un campanile. Più si diventa grandi e più grandi si fanno le responsabilità. E questo significa fare delle scelte molte chiare e magari dolorose per chi non riesce ad avere la visione d’insieme. Ecco, dunque, la decisione che abbiamo assunto come consiglio di amministrazione, di contenere più che sensibilmente il budget destinato alle sponsorizzazioni e alle spese di pubblicità per ricavare parte di quei soldi che servono a sostenere le operazioni di grande rilevanza sul territorio, ad esempio quella di anticipo della cassa integrazione. E, ancora, la scelta di concentrare il nostro sostegno su iniziative di grande rilevanza per tutto il territorio – penso al progetto Salva, alle donazioni di quelle particolari apparecchiature che solo gli ospedali milanesi avevano in dotazione, agli interventi a favore di scuole, asili e case di riposo-, rispetto ad una contribuzione cosiddetta “a pioggia” che disperde i contributi in tante piccole somme che a volte risultano anonime. Insomma, una strada diversa, da banca adulta, che sa giocare il ruolo di protagonista all’interno dell’economia e della vita sociale del proprio territorio. Una banca di cui mi sento orgoglioso di essere socio, prima ancora che presidente. E come, sono certo, orgoglioso è ognuno di voi. L’appuntamento di domenica 17 maggio sarà così l’occasione per confermarci la bontà del cammino che negli ultimi anni ci ha portato a maturare, diventando sempre più importanti e con grande riconoscimento del lavoro svolto dalla banca: un momento, quello assembleare, di confronto e di riflessione. Una tappa, ne sono certo, per ripartire con slancio lungo il percorso tracciato.
di Lidio Clementi