Industriali: euro e mutui rallentano la crescita

Analisi del terzo trimestre 2007: dagli Usa segnali poco confortanti, ma lo sviluppo continua

Univa e Confindustria Altomilanese, le associazioni degli industriali della Provincia di Varese e dell’Altomilanese, sono concordi: l’analisi del terzo trimestre dell’anno ha avuto un rallentamento dovuto sia al carattere estivo che ha contraddistinto il periodo (luglio/settembre), sia al continuo rialzo dell’euro sul dollaro americano. «I risultati relativi ai settori metalmeccanico, tessile e abbigliamento, chimico e farmaceutico, gomma e materie plastiche -si legge nella trimestrale degli industriali varesini-, segnalano nel complesso un profilo produttivo in rallentamento. Rallentamento che è in larga parte dovuto a un calo nella produzione nel settore metalmeccanico. Il fenomeno si deve leggere sia alla luce della stagionalità estiva, sia alla luce del fatto che sono già stati realizzati nel trimestre precedente ottimi recuperi produttivi. Nel breve periodo tuttavia le aspettative e portafoglio ordini indicano un profilo in miglioramento nei prossimi mesi». Anche da via San Domenico a Legnano, l’analisi del trimestre parte della medesime considerazioni: «La produzione industriale si è stabilizzata sui livelli raggiunti nel trimestre precedente; gli ordinativi, interni e di matrice estera, sono risultati in contenuto progresso, mentre è risultato in calo il fatturato, che sconta il rallentamento fisiologico del periodo estivo. Il periodo, pur confermando il clima congiunturale favorevole delineatosi dalla seconda metà del 2005, ha registrato un rallentamento della crescita, la cui dinamica ha iniziato a risentire delle turbolenze sui mercati finanziari internazionali, non solo quelle estive scaturite sul mercato del credito con la “crisi dei mutui subprime” negli Stati Uniti, ma anche ilrafforzamento dell’euro, che è ai massimi storici, e l’aumento delle materie prime, con il petrolio che ha superato i 95 dollari al barile». La forza della moneta europea e la crisi dei mutui statunitensi sono alla base anche dell’analisi di Univa: «I tre mesi trascorsi dall’ultima rilevazione congiunturale, sono stati densi di mutamenti economici nello scenario internazionale. La crisi estiva del mercato del credito americano è stata senz’altro l’elemento caratterizzante. I suoi effetti si stanno trasferendo all’economia reale, a partire dalla situazione statunitense e, con maggior gradualità, a quella europea. Le imprese locali, almeno quelle legate al consumo finale, pur non essendo arrivate a scontare un effetto diretto, hanno visto affievolirsi le prospettive di consumo delle famiglie in queste due aree». Intanto, la moneta unica europea non ha dato segnali di debolezza e continua a macinare record sul dollaro americano. L’analisi dei bilanci di chiusura anno consentirà agli industriali di fare un quadro preciso sulle strategie per il 2008.

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