Dalla storia nasce la modernità di un impegno efficace e puntuale

Questa volta, è proprio il caso di dirlo, giochiamo in casa. Siamo andati infatti a fare visita alla sede storica della Banca di Credito Cooperativa di Busto Garolfo e Buguggiate. Un “primogenito” nato nel lontano 1897, per volontà di don Besana, e che ha dato il via a quella che oggi si può definire di fatto una “famiglia bancaria” unita, sempre più numerosa e sempre più amata. Ebbene in questa realtà unica e “diversa per forza”, la filiale di Busto Garolfo rappresenta –senza voler nulla togliere alle altre 12 sorelle, ovviamente- il fiore all’occhiello della nostra Bcc: una filiale capace di mettere nel bilancio complessivo quasi la metà (ben il 40%) del volume raccolto dall’ intero gruppo. “Siamo la filiale più grossa –spiega il direttore, Salvatore Bruno– e abbiamo ormai un’esperienza acquisita e un’organizzazione consolidata che sono i frutti della nostra “longevità”. Il secolo di vita, infatti, è la nostra forza: da un germoglio siamo cresciuti e diven- tati una pianta secolare e rigoglio- sa capace di dare linfa all’ intero nostro gruppo bancario”. Venuta alla luce allo scadere dell’Ottocento, percorso tutto il Novecento e ora approdata a pieno titolo nel Terzo Millennio, la filiale di Busto Gorolfo della Bcc non dimostra proprio le 106 pri- mavere che ha sulle proprie spal- le. L’edificio in cui è ubicata è di una modernità assoluta. Un pregevole palazzo di vetro nel quale, ai piani alti, si trova la direzione generale e l’ufficio di presidenza. “Siamo dotati anche di una sala congressi con tanto di palcoscenico per gli spettacoli -aggiunge Salvatore Bruno- utilizzata non solo dal nostro istituto bancario ma anche dall’intera comunità per serate di teatro, per incontri delle associazioni di volontariato e via via fino alle premiazioni per la consegna, ad esempio, delle borse di studio. E anche questo dimostra la nostra attenzione nei confronti delle esigenze dei cittadini”. Già perché la filiale di Busto Garolfo incarna perfettamente quella che è la caratteristica primaria della nostra Bcc: essere non solo una banca seria e all’ avanguardia, ma anche un vero e proprio punto di riferimento per l’intera comunità. Una vicinanza con la gente che si dimostra anche con l’aver realizzato una succursale nella frazione di Olcella, garantendo così anche a chi è impossibilitato a spostarsi un servizio a portata di cittadino. “E il nostro ottimo rapporto con la clientela –dice il direttore, la cui esperienza bancaria è stata da sempre di estrazione locale– si spiega anche dal fatto che impieghiamo un personale davvero straordinario. Sono 17 professionisti ma soprattutto una squadra che mi permetterei di definire “doc”. Negli ultimi anni c’è stato un cambio generazionale e attualmente la stragrande maggioranza degli impiegati è formata da giovani laureati e motivati, il cui forte entusiasmo ci consente una resa migliore del nostro lavoro. E in questo modo abbiamo anche dato una risposto alle esigenze occupazionali della nostra zona. Basti pensare che in questi due anni in cui sono direttore, abbiamo avuto ben quattro nuove assunzioni”. Insomma, quella di Busto Garolfo pare proprio essere una squadra vincente, sostenuta da risorse umane di assoluta importanza e i cui numeri parlano chiaro e danno conto di una crescita inarrestabile su ogni fronte. “ Abbiamo 90mila clienti –aggiunge il direttore– e aumentiamo ogni anno, nonostante qui a Busto Garolfo abbiano aperto i battenti due nuovi istituti bancari. Da giugno dello scorso anno abbiamo registrato un incremento del 10% sull’aggregato raccolta diretta e indiretta. Gli impieghi hanno subito un’impennata dell’8% e c’è stata anche una riduzione del 2% delle sofferenze in atto. Non ci dimentichiamo poi di chi vive situazioni difficili (encomiabile è stato l’impegno della filiale bustese verso i lavoratori della Rimoldi-Necchi rimasti senza stipendio e senza un lavoro e per i quali sono state attivate linee di finanziamento ad hoc, ndr). Infine siamo stati anche promossi da un inchiesta del Sole 24 Ore come banca amica di neo imprenditori e piccole imprese. Tutto, insomma, viaggia a pieno ritmo e non possiamo che proseguire su questa strada, con la consueta vocazione verso il sociale e alla conquista di nuovi traguardi”.