Investire nella sostenibilità: on line la guida dell’Associazione Bancaria Italiana

investimenti sostenibili
In prospettiva, ciò consentirà nel tempo di accrescere le conoscenze dei clienti circa gli investimenti con caratteristiche di sostenibilità e creare una cultura sul tema.

Investire nella sostenibilità e così contribuire a uno sviluppo sempre più rispettoso delle persone e dei luoghi che abitiamo.

Per investimento sostenibile si intende un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale (E) misurabile mediante indicatori concernenti l’impiego di energia, l’impiego di energie rinnovabili, l’utilizzo di materie prime e di risorse idriche e l’uso del suolo, la produzione di rifiuti, le emissioni di gas a effetto serra nonché l’impatto sulla biodiversità e l’economia circolare o un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo sociale (S), in particolare un investimento che contribuisce alla lotta contro la disuguaglianza, o che promuove la coesione sociale, l’integrazione sociale e le relazioni industriali, o un investimento in capitale umano o in comunità economicamente o socialmente svantaggiate a condizione che tali investimenti non arrechino un danno significativo a nessuno di tali obiettivi e che le imprese che beneficiano di tali investimenti rispettino prassi di buona governance (G), in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide e rispettose delle relazioni con il personale, della remunerazione del personale e degli obblighi fiscali.

La banca fornisce informazioni sui singoli investimenti che consiglia al cliente e ne illustra le caratteristiche anche in termini di rilevanza ai fini delle preferenze di sostenibilità, valutandone l’adeguatezza rispetto alle preferenze espresse dal cliente stesso e rilasciando al cliente una dichiarazione nella quale è indicato e motivato l’esito della valutazione di adeguatezza.

In prospettiva, ciò consentirà nel tempo di accrescere le conoscenze dei clienti circa gli investimenti con caratteristiche di sostenibilità e creare una cultura sul tema.
Qualora l’operazione di investimento risulti adeguata alle caratteristiche finanziarie dell’investitore, ma non coerente con le preferenze di sostenibilità espresse dal cliente e nessun altro strumento finanziario offerto le soddisfi, la normativa consente al cliente di dare comunque corso all’operazione “adattando” le proprie preferenze in relazione a quella singola operazione.

La Tassonomia è la normativa europea che ha stabilito criteri dettagliati per individuare, in modo analitico e sulla base di precisi parametri tecnici, le attività economiche che possono considerarsi ecosostenibili, in quanto contribuiscono al raggiungimento di uno o più obiettivi ambientali quali ad esempio: la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cam- biamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la tran- sizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento e la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi e non arrecano danni significativi agli obiettivi ambientali sopra riportati.

In base alle nuove disposizioni che hanno integrato la MiFID 2, cioè la normativa che disciplina i servizi di investimento offerti dagli intermediari, tra cui le banche, per i clienti è possibile indicare le proprie ‘preferenze di sostenibilità’ e, dunque, se e in quale misura hanno obiettivi di investimento sostenibili, oltre a quelli finanziari.

In questo modo, i consulenti possono formulare proposte e aiutare a pianificare investimenti che tengano conto anche delle eventuali indicazioni attente allo sviluppo sostenibile dell’ambiente, agli equilibri sociali e alla gestione delle imprese. E per i clienti diventa più facile scegliere di indirizzare i propri risparmi verso attività sostenibili. Al questionario di profilatura MiFID 2 integrato con le ‘preferenze di sostenibilità’ è dedicata la nuova infografica dell’Associazione bancaria italiana (ABI) realizzata in collaborazione con le banche e le Associazioni dei consumatori che partecipano al progetto Trasparenza semplice.

L’iniziativa che prevede, tra l’altro, la diffusione di strumenti informativi ed educativi su temi di interesse per la clientela, per favorire la fruizione delle informazioni di carattere bancario e finanziario, si arricchisce così di un nuovo strumento a supporto dei cittadini. L’infografica è stata messa a punto con l’intento di supportare la clientela nella comprensione di questa importante opportunità che ha l’obiettivo di comprendere se il cliente abbia interesse per questo tipo di investimenti e raccogliere le eventuali ulteriori informazioni, di promuovere servizi finanziari in ottica di sostenibilità, e nel tempo di accrescere le conoscenze e la cultura dei cittadini circa gli investimenti con caratteristiche di sostenibilità.

L’infografica è in formato digitale ed è disponibile online sul sito dell’ABI nella pagina dedicata (questo il link). Per la sua più ampia diffusione, questo nuovo strumento informativo ed educativo diretto alla clientela è a disposizione delle banche e delle Associazioni dei consumatori che hanno collaborato all’iniziativa (ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, UNC).

 

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