Durante la pandemia il sistema del Credito Cooperativo ha deliberato moratorie per 41 miliardi di euro, crediti garantiti per 11,8 miliardi, erogazioni liberali urgenti a favore di istituzioni sanitarie, enti ed associazioni delle comunità nei primi tre mesi di emergenza per oltre 15 milioni.
In 674 Comuni (per il 90% con meno di 5 mila abitanti) rappresentano l’unica presenza bancaria (+ 5,5% rispetto al 2019).
Negli ultimi venti mesi, le BCC hanno accresciuto la raccolta del 15% e gli impieghi del 7%.
La quota di mercato complessiva nel credito ai comparti produttivi è del 10,7% di cui: 24,4% alle imprese artigiane, 22,5% all’agricoltura, 21,9% all’alloggio e ristorazione 13,8% alle costruzioni e attività immobiliari, l’11,2% al commercio. Tutti settori nei quali la qualità del credito delle BCC è migliore ad oggi della media del mercato.
Per quanto riguarda le tipologie di aziende la quota di mercato nel credito alle micro – imprese (fino a sei addetti) è del 19,5 %; alle piccole imprese (fino a 20 addetti) è del 25,3 %.
I reclami che hanno interessato le BCC, secondo i dati dell’ultima Relazione dell’Arbitro Bancario Finanziario, sono lo 0,7% del totale (a fronte delle rilevanti quote di mercato sopra ricordate) con un indice di soccombenza dello 0,3%.