Chi sono i 5 carabinieri premiati per aver salvato delle vite durante il 2019

Durante la cerimonia si è voluto ricordare anche il sacrificio dei carabinieri che hanno perso la vita quest’anno nell’adempimento del proprio dovere.

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, in visita al Comando Interregionale “Pastrengo” di Milano per il tradizionale incontro con i reparti dell’Arma per gli auguri di Natale, ha premiato con un encomio solenne alcuni militari che si sono distinti per le loro azioni.

Vediamoli assieme:

  • Francesco Ernani della stazione di Trezzano sul naviglio (Milano), guidata dal comandante Michele Cuccuru,per essersi tuffato nelle acque del Naviglio per salvare una ragazza.
  • Il carabiniere scelto Christian Mark Testa, allora in forza alla stazione di Cassano Magnago e ora a  Busto Arsizio, per essersi tuffato nelle acque del torrente Arnetta per soccorrere un uomo che, per cause accidentali, era in procinto di affogare a Cavaria con Premezzo il 6 febbraio scorso.
  • Il capitano Antonio Villano del nucleo operativo della compagnia di Sanpierdarena, e al brigadiere capo Giovanni Maresca e il vice brigadiere Francesco Germano, per le attività di ricerca e soccorso dei numerosi feriti rimasti intrappolati tra le lamiere delle proprie autovetture dopo il crollo del ponte Morandi di Genova.

il Generale Maruccia ha voluto ricordare il sacrificio dei carabinieri che hanno perso la vita quest’anno nell’adempimento del proprio dovere:

  • il Maresciallo Vincenzo Di Gennaro, di 47 anni, ucciso a Cagnano Varano, Foggia, il 13 aprile 2019, da tre colpi di pistola calibro 9. Ha perso la vita durante un controllo in piazza: un pregiudicato ha sparato nell’abitacolo dell’auto di servizio a lui e al suo collega, rimasto ferito. Molto attivo nel volontariato, celibe e senza figli stavo organizzando le nozze con la sua compagna. Viveva a San Severo (Foggia) con il padre.
  • il carabiniere Emanuele Anzini, di 41 anni, travolto a un posto di blocco a Terno d’Isola, Bergamo, il 17 giugno. Il carabiniere abruzzese41 anni, nato a Sulmona, padre di una bimba che vive in Abruzzo, appuntato del Nucleo radiomobile di Zogno stava effettuando un posto di blocco quando, poco prima delle 3 di mattina , è stato investito da un’auto e trascinato per decine di metri. A travolgerlo un cuoco 34enne, che guidava in stato di ebbrezza e a cui era stata già ritirata la patente nel 2018. L’uomo è stato arrestato per omicidio stradale.
  • il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, di 35 anni, ucciso a Roma il 26 luglio 2019. Il militare – Mario Rega Cerciello, 35 anni, originario della Campania, sposato da un mese e mezzo – al momento dell’aggressione stava facendo un controllo insieme a un collega. I militari avevano fermato due persone sospettate di aver rubato poco prima la borsetta a una donna quando uno dei fermati ha estratto il coltello e ha inferto otto coltellate a Cerciello, di cui una -mortale – al cuore. I fermati hanno confessato le loro responsabilità.

Il Generale Nistri ha tratto un bilancio consuntivo dell’attività a livello nazionale, ricordando che l’Arma procede per il 73% dei delitti denunciati, che il 65% dei delitti sono stati scoperti dall’Arma e che per il 60% degli arresti in flagranza hanno proceduto i carabinieri.

 

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