La piattaforma di messaggistica istantanea ha recentemente cambiato i propri termini di utilizzo, rafforzando le misure per evitare comportamenti ritenuti non idonei o veri e propri abusi da parte delle centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. “Questa sfida – si legge sulle pagine di aiuto della piattaforma di messaggistica di proprietà di Facebook – richiede un approccio olistico e WhatsApp si impegna a utilizzare le risorse a sua disposizione, comprese azioni legali, per impedire abusi che violano i nostri Termini di servizio”.
«WhatsApp è una piattaforma di messaggistica privata originariamente progettata per consentire alle persone di messaggiare i propri amici e familiari – si legge sulle pagine informative della piattaforma – considerato che – i nostri prodotti non sono concepiti per l’invio di messaggi automatici o di massa, operazioni entrambe che hanno sempre costituito una violazione dei nostri- l’applicazione aveva previsto dei servizi appositi come WhatsAppbusiness e l’Api di WhatsApp business. L’obiettivo del cambio dei termini di utilizzo è quello di rafforzare le misure che evitino comportamenti ritenuti non idonei o veri e propri abusi da parte delle centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. «Questa sfida richiede un approccio olistico e WhatsApp si impegna a utilizzare le risorse a sua disposizione, comprese azioni legali, per impedire abusi che violano i nostri termini di servizio come i messaggi automatici o di massa o l’uso non a scopo personale» si legge. Da un lato verranno applicate «misure a livello tecnologico – ma non solo, poiché – avviamo anche azioni legali contro aziende o individui collegati a prove presenti sulla piattaforma di tali abusi. WhatsApp si riserva il diritto di continuare a intraprendere azioni legali in queste circostanze.
Inoltre, a partire dal 7 dicembre 2019, WhatsApp intraprenderà azioni legali contro coloro che riteniamo commettano o aiutino altri a commettere abusi che violano i nostri Termini di servizio, come l’invio di messaggi automatici o di massa, o l’uso non personale, anche se tale valutazione si basa su informazioni disponibili solo al di fuori della nostra piattaforma. Per esempio, le informazioni disponibili al di fuori della piattaforma includono affermazioni pubbliche da parte di aziende circa la loro capacità di utilizzare WhatsApp in modi che violano i nostri termini. La presente comunicazione costituisce un avviso che intraprenderemo azioni legali contro aziende per le quali esistono prove di abusi solo al di fuori della piattaforma, se tali abusi continuano oltre il 7 dicembre 2019, o se tali aziende sono legate a prove presenti sulla piattaforma prima di tale data.