L’agenzia delle Entrate ha previsto un contributo pari al 50% della spesa, fino a un massimo di 250 euro, per chi acquista un nuovo registratore di cassa, per adeguarsi alle nuove norme, che consenta la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. Lo scontrino elettronico sarà obbligatorio dal primo luglio per chi ha ricavi superiori a 400mila euro, per gli altri ci sono ancora sei mesi per adeguarsi alla nuova normativa.
Come funziona l’agevolazione
L’agevolazione verrà concessa sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in compensazione tramite il modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura di acquisto ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il corrispettivo. E’ previsto un bonus anche per chi non cambia il registratore di cassa ma semplicemente adegua il vecchio alle nuove norme, ma in questo caso l’agevolazione scende a 50 euro.
Il contributo è valido per le spese sostenute nel 2019 e nel 2020.
Cosa cambia
Per i commercianti. Tutti gli incassi della giornata verranno inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo si potranno confrontare istantaneamente le uscite (le vendite) e confrontare l’Iva incassata e quella pagata per il magazzino. Il nuovo registratore di cassa, a partire dal primo giorno, anche se antecedente al 1° luglio 2019, in cui iniziasse a memorizzare e trasmettere telematicamente i dati relativi ai corrispettivi giornalieri, esonerata dall’obbligo di certificare i corrispettivi secondo le regole ordinarie (mediante emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale, fermo restando l’obbligo di emettere fattura qualora richiesta dal cliente).
Per i clienti l’archiviazione digitale dello scontrino elettronico, tra i vari usi, comporterà anche il suo utilizzo come garanzia digitale sui prodotti acquistati e quello della conservazione per la presentazione in dichiarazione dei redditi per le detrazioni fiscali.