Rapine alle banche diminuite del 70% dal 2013, grazie agli investimenti in sicurezza

Lo rende noto l'Abi. Investiti ogni anno una media di 645 milioni.

Oltre 3 miliardi di euro, pari ad una media di 645 milioni all’anno, a tanto ammontano gli investimenti stanziati dalle banche italiane tra il 2013 al 2017, per garantire alla clientela filiali ancora più sicure, adottando misure di protezione più moderne ed efficaci e realizzando attività di formazione ai propri dipendenti.

I risultati stanno arrivando, anche grazie alla sempre più stretta collaborazione e allo scambio di dati e informazioni con le Forze dell’Ordine, come confermano anche i dati relativi allo stesso periodo. Tra il 2013 al 2017, infatti, le rapine allo sportello denunciate all’Autorità giudiziaria sono diminuite del 70%.

L’andamento positivo, registrato nel settore bancario, ha caratterizzato anche altri comparti maggiormente esposti al fenomeno delle rapine. Secondo l’ultimo Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla Criminalità Predatoria, infatti, nei cinque anni analizzati dallo studio, il calo è stato pari al 46% per le rapine negli uffici postali e in farmacia, al 42% per le rapine ai distributori di carburante, al 34% per le rapine negli esercizi commerciali, al 31% per le rapine nei locali/esercizi pubblici e al 28% per le rapine in tabaccheria.

L’indagine è stata messo a punto nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, in collaborazione col Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, e con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unione Petrolifera.

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