Aiuti ai giovani agricoltori. Il bando Ismea per abbattere gli interessi sui mutui.

A disposizione 70 milioni di euro su tutto il territorio nazionale.

Il bando Ismea si rivolge a micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti. Finanzia gli interessi fino al 75% a tasso zero per le spese di subentro o ampliamento dell’azienda agricola. I requisiti richiesti sono:

  1. subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  2. ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane

L’investimento non può superare 1.500.000 euro e le agevolazioni consistono in un mutuo a tasso zero che non può superare il 75% delle spese ammissibili.  Il mutuo agevolato è della durata minima di 5 anni e massima di 15 ed è rimborsabile in rate semestrali con scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno.

L’intervento è attuato con procedura a sportello, le domande possono essere presentate, previo accreditamento tramite PEC, attraverso il portale Ismea. Le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

La Misura finanzia progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell’investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell’ammissibilità non deve superare il 40% dell’investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200 mila euro.

Non sono, invece, finanziabili i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

 

 

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