A Gavirate la festa nazionale dell’alzheimer

Dal primo al tre di settembre è stato programmato un week end ricco di eventi per stare vicini a pazienti e famigliari.

In Italia sono oltre tre milioni le persone che soffrono di questa malattia degenerativa. A Gavirate è stato programmato dal primo al tre settembre un week-end lungo fatto di incontri, esperienze e (anche) dolce far niente. Un piccolo viaggio per chi raramente riesce a spostarsi. Una festa nazionale dell’Alzheimer. Andare all’Alzheimer Fest non significa aggiungere un problema alla lista (già lunga) delle difficoltà quotidiane. All’opposto: vuol dire aggiungere un po’ di serenità e tornare a casa ricaricati. Perché le persone con l’Alzheimer (o con un’altra forma di demenza) continuano a essere persone. Un esercito di persone: oltre un milione di malati, tre milioni di familiari solo in Italia. Con tanta angoscia ma anche tanta voglia di vivere, gioire, staccare dalla routine, e perché no: andare a una festa. Persone vive anche se magari chiuse in una brutta casa di riposo.

In giro per l’Italia ci sono molte famiglie, molti centri e associazioni, che pur tra mille difficoltà e spesso in ordine sparso, con il sostegno di migliaia di operatori amorevoli cercano di vivere il più possibile il tempo dell’Alzheimer come UNA STAGIONE DI VITA. E’ una specie di Società Segreta Miracoli Quotidiani, i cui soci spesso non si conoscono e dunque non si incontrano quasi mai. Una Società da riunire, e di cui andare orgogliosi.
L’Alzheimer Fest offre questa possibilità di incontro e di orgoglio. Non è un convegno. E’ una festa in cui tutti possono essere protagonisti. Dove certamente si farà anche il punto su cure, ricerche, criticità, iniziative intorno alle quali aggregarsi, progetti da mettere in campo. Ma sempre con lo stile e nella cornice di una vera festa popolare.

Attorno alla malattia di Alzheimer e alle altre demenze si discute da molto tempo in modo schematico, su argomenti tra loro separati, tra addetti ai lavori di ogni specie. Nel corso dell’Alzheimer Fest tutti coloro che pensano, amano e soffrono attorno alle persone affette da disturbi della cognitività si ritroveranno in un’atmosfera dominata dalla gioia dello stare insieme. Ciascuna competenza si mescolerà con le altre, senza barriere e preconcetti, ma nel rispetto di saperi e conoscenze che ritengono di migliorarsi se si integrano e si contaminano. Tutti saranno coinvolti, grandi artisti e imperfetti sconosciuti, perché è festa solo se nessuno si sente escluso. Il programma prevede molte voci, molti percorsi; ciascuno sarà libero di scegliere ciò che vuole, senza barriere di saperi e di esperienze.
Persone come Federico di Napoli, che guarda il suo declino a testa alta: “E’ vero, le cellule del cervello mi stanno lasciando, ma che debbo fare: portare il lutto per ciascuna?”. Come Arturo della Val Pellice, che confonde i giorni della settimana ma tiene pronto lo zainetto sognando di partire per un viaggio sulla sua vecchia Bianchina. Come Albertina, che con la sua valigetta di cartone rosa vorrebbe prendere il treno e andare a Rosignano a mangiarsi un gelato con le amiche. Come Carla, di Mantova, che sapendo di avere l’Alzheimer ripete con forza ai suoi familiari: “Voglio continuare a fare tutto. Adesso balliamo?”

Le persone con demenza e i familiari che vengono all’Alzheimer Fest possono contare su un’organizzazione che vede al primo posto il loro benessere. All’Alzheimer Fest ci piace la vita bella (e dunque anche comoda). Servizio di bus navetta per gli spostamenti dall’albergo ai luoghi dove si svolgono gli eventi, centro “nursery” con medico e operatori a cui rivolgersi per qualsiasi difficoltà, personale specializzato pronto a intervenire e risolvere problemi nei vari momenti/luoghi della manifestazione.

Durante la Festa si terranno una serie di lezioni, tenute da grandi esperti nazionali del mondo scientifico, che dialogano con i presenti:
“Le parole della medicina” su argomenti quali: la memoria e le sue crisi, il dovere della diagnosi, le medicine per curare e quelle per contenere, i disturbi del comportamento, una corretta alimentazione, la depressione, la fatica dei caregiver, le cadute, la solitudine, l’attività fisica e la stimolazione psicologica, la riabilitazione cognitiva.

Non perdete una visita al gazebo “The doctor is in”, dove saranno presenti per tutta la durata della festa alcuni medici, a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda riguardante la malattia e le risposte necessarie, con assoluta libertà!/medias/134-progr15x21-080817sera.pdf

Durante l’evento sarà sempre attiva una tenda della Croce Rossa di Gaviarate con un medico e un’ambulanza per rispondere alle eventuali esigenze di pronto soccorso in loco.
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Nei colori dell’Alzheimer Fest c’è un incontro tra vari rami di un medesimo albero: la cultura e la salute, il sociale e l’arte, la cura (in inglese “cure” e “care”) e la bellezza. C’è qualcosa di ogni festival che si rispetti: bei paesaggi, musica, teatro, arte, balli, cibo, letture, giochi, discussioni, laboratori, scienza, medicina, preghiere… e tutto “l’altro” che riguarda la vita (non solo) di chi ha poca memoria.

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