Valori come la condivisione e la solidarietà sono il motore della rinascita di un paesino di duemila abitanti, Riace, provincia di Reggio Calabria. Qui, impegnandosi ad accogliere migranti che negli ultimi anni sono sbarcati sulle coste Calabresi, Mimmo Lucano, sindaco della località famosa per i Bronzi, ha risollevato le sorti di una comunità altrimenti destinata a morire.
La storia l’hanno scoperta all’estero: prima Wim Wenders che vi ha dedicato il suo corto Il volo; poi Fortune Magazine è stata la prima testata a dare rilievo alla vicenda inserendo Lucano nella sua lista del 2016 delle 50 persone più influenti del mondo. E alla fine sono arrivati anche i giornali italiani a raccontare quello che potrebbe essere un modello di accoglienza di grandissima validità e attualità per il momento che stiamo vivendo.
L’integrazione sostenibile sperimentata a Riace ha permesso a questo paesino fantasma di ripopolarsi e riattivarsi, aprendo ai profughi le case disabitate in cambio del loro impegno a integrarsi e a cimentarsi in piccoli lavori che gli italiani non vogliono più fare. “La mia è una comunità felice, perché l’inclusione conviene a tutti –ha raccontato Lucano, 59 anni, ex maestro di scuola, al Sole 24 Ore-. Ne godono i residenti, qui riaprono scuole e ristoranti. La natalità supera la mortalità. Ne gioiscono i rifugiati che trovano case e botteghe. Tessono, ricamano, lavorano il vetro, il legno, il cioccolato. Così è rinato il centro storico. E io sono felice di sentirmi utile: non voglio poltrone, ma solo fare il bene della mia gente”.
Oggi i profughi rappresentano il 50% della popolazione di Riace. Negli anni ne sono stati accolti 6.000 e 400 risiedono nel centro storico.
Un ulteriore risvolto positivo è che Riace sta pian piano esportando il proprio modello nei centri vicini (Caulonia, Stignano), sta facendo nascere una rete di associazioni che si dedicano all’accoglienza dei migranti e sta dando un grande impulso al turismo solidale.
La storia di Riace e del suo sindaco dimostra quindi di non essere solo il sogno di un idealista visionario, ma un modello valido che si può inserire nelle buone pratiche amministrative.