Carlo Crugnola, nuovo responsabile dell’area finanza della nostra Bcc, è approdato nelle sede di Busto Garolfo da poco più di un mese. Ma, da professionista qual è, ha già inquadrato lo sviluppo e le strategie del settore che dirige. “E’ necessario – esordisce – che sia più chiara nella cultura dei clienti quella che viene definita la suddivisione del rischio”. Cosa si intende per “suddivisione del rischio”? “Nelle realtà più grandi, come ad esempio Milano, i clienti hanno ormai incorporato nelle proprie scelte finanziarie la stratificazione delle incognite. Il cliente chiede di investire sempre di più nei fondi comuni dove i propri soldi vengono investiti in differenti titoli. Si tratta di pacchetti d’investimento variegati e stratificati che permettono, a seconda dell’andamento del mercato, di poter godere di maggiori garanzie. Il mercato finanziario è imprevedibile. Questa imprevedibilità deve essere gestita”. Nelle realtà locali come la nostra, il cliente non ha ancora intuito alla perfezione questa scelta d’investimento? “Possiamo dire di sì. Da un lato, l’aspetto locale del Credito Cooperativo è stato fondamentale perché accettassi di tornare a fare banca all’interno di una realtà familiare come la nostra. Dall’altro, la clientela è ancora troppo abituata al cosiddetto “fai da te”, ossia alla scelta di titoli in autonomia senza che il consulente di fiducia possa mettere parola. Inoltre, mi sono accorto che troppo spesso il risparmiatore tende a investire pensando all’immediato domani”. E perché questo non è un bene? “Investire e pensare di ottenere risultati positivi nel breve periodo è un aspetto dell’investimento che deve radicalmente cambiare, altrimenti si rischiano cocenti delusioni. L’investimento finanziario va ponderato, si devono considerare le varie incongnite e, soprattutto, è necessario fidarsi dei consigli di chi, per lavoro, studia appunto come investire al meglio i patrimoni”. Le strategie, dunque, puntano a cambiare le coscienze degli investitori? “Il primo passo è sicuramente questo. La cultura dell’investimento deve ancora fare parecchia strada. Le condizioni ci sono tutte, i colleghi sono preparati e hanno molta voglia di fare. Penso che ci siano tutte le caratteristiche necessarie per fare un ottimo lavoro”.