Daniele Bugatti, 26 anni di Legnano, ha il volto pulito. E’ un giovane dall’aspetto dinamico, fresco. Ma, soprattutto, è un ragazzo che da poco più di un mese si è laureato alla Liuc di Castellanza in Economia aziendale discutendo una tesi molto particolare: “Profili giuridici della banca di Credito Cooperativo. Analisi di un caso concreto”. Daniele, il caso concreto è la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate… “Esattamente”.
Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a incentrare la tua tesi sulla realtà delle banche di credito cooperativo?
“Nel momento di decidere quale soggetto analizzare per la mia tesi non ho avuto dubbi. Le opzioni erano due: una realtà aziendale o una bancaria. Diciamo che quest’ultima mi ha affascinato molto di più”.
Perché, nell’analisi che hai fatto, hai puntato l’attenzione sulla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate?
“Per differenti motivi. La realtà del Credito Cooperativo è una delle più importanti del panorama bancario italiano mentre la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è una delle banche più importanti del nostro territorio. Inoltre ha influito molto il fatto che sia io che mio padre ne siamo soci.
Infatti. Nel tuo lavoro analizzi in maniera particolare il “Progetto soci”. Ha forse influito il fatto di essere parte della famiglia della nostra Bcc?
Molto. Anche se sono socio del Credito Cooperativo da pochi mesi – sono diventato socio nel settembre dello scorso anno – ho potuto apprezzare il lavoro e capire la realtà associativa grazie a mio padre che già da molti anni è socio della banca.
Riassumendo, per i nostri lettori, in che cosa la Bcc è differente dalle altre banche? Perché la Bcc è “differente per forza”?
La Bcc è diversa dagli altri istituti di credito nell’ approcio con il cliente. Un aspetto importantissimo: per il Credito Cooperativo i clienti non sono “numeri” buoni per le statistiche di fine anno, ma persone. Il lato umano del cliente viene prima di tutto. Inoltre, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è una realtà molto attenta agli aspetti sociali: una buona parte degli utili di esercizio è utilizzata per sostenre progetti socialmente utili, per rinvigorire le associazioini del territorio, per essere vicini alle realtà che compongono la nostra comunità.
