Nel 2022, secondo i dati dell’ultimo Bilancio di Coerenza del Credito Cooperativo, la quota delle donne negli organi di governo delle BCC è pari al 22% (in aumento del 24% rispetto al 2021). Circa il 45% svolge l’incarico di amministratrice. Le donne rappresentano il 41% del totale dei dipendenti BCC.
Il Gruppo Bancario ICCREA, ha spiegato Mauro Pastore, Direttore GeneraleBCC Banca Iccrea, “sta portando avanti – anche grazie alla collaborazione con iDEE – diversi percorsi per la parità di genere, lavorando molto per una governance nuova e plurale”. C’è però bisogno di fare qualcosa di più “pensando alle nuove generazioni, cambiando il valore che attribuiamo alle esperienze vissute: ovvero guardare ad un nuovo modello di leadership in cui l’esercizio del potere è svincolato dalle categorie del passato ma sia capace di rispondere alla complessità in modo plurale, inclusivo e consapevole”.
Donne e leadership, ha spiegato a sua volta Herbert Von Leon, Presidente Federazione Cooperative Raiffeisen, “sono due concetti imprescindibili”. “Nelle Casse Raiffeisen, la quota femminile è aumentata costantemente negli anni, passando dal 9% del 2013 al 30% del 2023. Come Federazione abbiamo introdotto un vademecum sulla scrittura inclusiva per promuovere l’inclusione all’interno di testi e modulistica. Il principio di uguaglianza è nel DNA delle cooperative, per questo è nostro dovere riconoscere tutti i generi e renderli più visibili”.
Un aspetto questo fondamentale per Mauro Fabbretti, Presidente Federazione Emilia-Romagna BCC che ha voluto ricordare le attività della Federazione in termini di parità di genere, specificando che “la valorizzazione del protagonismo femminile è essenziale per il futuro”.
“Per il Credito Cooperativo è fondamentale poter trasferire il proprio patrimonio culturale, partendo dai concetti di mutualità cooperativa e di comunità – ha spiegato a sua volta Augusto dell’Erba, Presidente Federcasse –. Valori fondanti della cooperazione di credito e dell’impresa cooperativa riconosciuti dall’articolo 45 della Costituzione. Parlando di quote rosa, dell’Erba ha auspicato che “il concetto di parità di genere entri nella nostra quotidianità, nella nostra normalità, senza la necessità di essere protetto da una normativa”.