Palazzo Estense annuncia la proroga del “bando caldaie”, sistema di contributi che permette la sostituzione di generatori obsoleti con impianti moderni ed efficienti. L’Amministrazione ha deciso di prorogare i termini per la presentazione delle domande fino alle 23.59 di domenica 13 ottobre, così da utilizzare tutti i 147mila euro disponibili; cifra che raddoppia le erogazioni 2018.
Spese ammesse
Sono ammessi a contributo gli interventi per la sostituzione di generatori di calore esistenti, installati da almeno 10 anni (come certificato dal libretto di impianto) alla data del 31 dicembre 2018, con altro impianto nuovo di fabbrica per la climatizzazione invernale con eventuale produzione di acqua calda sanitaria, ad alto rendimento energetico e basso livello di emissione di sostanze inquinanti rispondente al D.M. 26/06/2015 (Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici) con particolare riferimento al punto 1.3 dell’appendice B dell’allegato 1, da installare a servizio dell’impianto termico condominiale di cui all’art. 1.
L’installazione, effettuata secondo la normativa vigente anche in tema di sicurezza, dovrà essere eseguita da personale abilitato e certificata in conformità alla legislazione vigente ai sensi del D.M. 37/2008.
E’ escluso il contributo per interventi di trasformazione di impianti da centralizzati ad autonomi e di singoli distacchi da impianti centralizzati.
La misura del contributo concedibile per singolo condominio è pari al 30% del solo costo del generatore di calore comprensivo di IVA, e comunque sino ad un importo massimo determinato in funzione della tipologia del nuovo impianto installato. I contributi erogati da Palazzo Estense potranno coprire fino al 30% del costo del nuovo generatore. A essere maggiormente premiati saranno i progetti altamente efficienti e sostenibili; sono inoltre previsti finanziamenti aggiuntivi a chi deciderà di unire alla riqualificazione delle caldaie anche impianti a energia rinnovabile, come quelli fotovoltaici o solari-termici.
Il “bando caldaie” era stato varato per la prima volta nel 2017 ed è giunto alla terza edizione consecutiva. La sua ragione principale sta nei numeri: secondo alcuni studi, infatti, gli impianti inquinanti dei condomini sarebbero responsabili della produzione di oltre il 60% di CO2 e del 30% di PM10.
Potranno partecipare al bando tutti quei condomini composti da almeno quattro unità abitative e il cui impianto termico sia stato installato da almeno dieci anni e sia a servizio esclusivo di locali a uso di abitazione o promiscuo. Altra caratteristica necessaria è, ovviamente, l’essere in regola con la manutenzione, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore.