“Per guardare al futuro, bisogna conoscere il passato”: è questo un passaggio delle motivazioni in base alle quali il Palio di Legnano ha ricevuto al Teatro Dal Verme di Milano, l’ambito Premio Gianni Brera. La manifestazione è organizzata dal circolo culturale “I navigli” e ha lo scopo di dare visibilità ad atleti e squadre che non siano solo vincenti dal punto di vista agonistico ma anche interpreti di un modo esemplare di vivere lo sport. Protagonisti di storie in grado di conquistare un pubblico più ampio rispetto a quello degli appassionati e che Gianni Brera avrebbe raccontato volentieri con il suo inconfondibile stile.
Il Palio di Legnano è stato premiato con quelli di Lodi e Mortara (previsto, in futuro, un torneo di calcio giovanile tra rappresentanze delle tre città). Si tratta di manifestazioni, scrive la giuria, che “ricordano alle generazioni future da dove veniamo. Sono appuntamenti che rendono più ricco il territorio lombardo valorizzando gli usi e costumi dei nostri antenati. Per guardare al futuro bisogna conoscere il passato e iniziative come queste aiutano ad apprezzare ciò che siamo stati. Allegria e rispetto sono i valori che caratterizzano i Palii e sono i valori che caratterizzano anche lo sport e il Premio Brera”.
«Questo riconoscimento – commenta il primo cittadino di Legnano – dimostra che il Palio di Legnano è in grado di esercitare il suo fascino e di trasmettere passione e valori anche in contesti che non sono direttamente collegati alla conservazione delle tradizioni. Avere ricevuto il premio che porta il nome di Gianni Brera, grande personalità del giornalismo che diceva di avere il fiume Olona come madre, è stato un onore. Macchiato da un piccolo rimpianto: viene da chiedersi come sarebbe stato, il Palio, raccontato dall’ineguagliabile penna di Brera».