Come sempre in questo periodo dell’anno, l’impegno di Ccr Insieme Ets sul fronte della prevenzione si rafforza. E, così, in nell’ottobre in rosa sono state sette le giornate di prevenzione organizzate nei comuni di Dairago, Corbetta, Olcella di Busto Garolfo e Buguggiate, per un totale di 256 visite effettuate per prevenzione oncologica e per visite di prevenzione per rischio cardiovascolare. A novembre, poi, altre quattro giornate di controllo della cute a di Corbetta, Dairago, Arluno e Busto Garolfo, che si aggiungono alle undici giornate da febbraio a maggio, che fanno salire il totale delle visite gratuite di prevenzione a oltre 600.
«Noi questa attività ormai la facciamo da molti anni. Per l’esattezza è dal 2016 che portiamo avanti le campagne di screening e anche per il futuro continueremo a proporle», dice Roberto Scazzosi, il presidente della nostra Bcc, che è promotrice e socio fondatore della mutua di comunità. Tornando alle visite di screening, la presidente di Ccr Insieme Ets, Maria Carla Ceriotti, spiega che «l’età dei pazienti si è notevolmente abbassata. Abbiamo avuto richieste di giovanissimi, soprattutto donne. Non sempre siamo stati in grado di soddisfare tutte le richieste che abbiamo ricevuto, sia quelle che arrivano a noi come Ccr, sia presso le volontarie di Salute Donna per i residenti nei comuni in cui organizziamo le giornate. Anche per questo proporremo con continuità nuove occasioni di prevenzione».
Tornando all’ottobre in rosa di Ccr Insieme Ets, va detto che è stato costellato anche da numerosi eventi: la camminata di solidarietà con AIRC, la fiaccolata notturna di Azzate organizzata dall’associazione Valbossa In Rosa e la conferenza del 30 ottobre in don Besana su “Novità nella prevenzione primaria e terziaria del tumore al seno”, durante la quale il dottor Marco Galliano, primario del reparto di oncologia dell’Ospedale Fornaroli di Magenta, ha presentato i recenti sviluppi nel campo della prevenzione e ha ricordato come «il tumore al seno è una cosa strana. Non è come i tumori classici, perché può sviluppare evoluzioni anche a distanza di più di 10 o 20 anni. Quindi bisogna sempre stare sul “chi va là!”, però senza troppa agitazione. L’importante è il follow-up, cioè le visite di sorveglianza, che possono essere fatte anche dai medici di famiglia».
Ma c’è una parola che al convegno di fine ottobre è risuonata tante volte e più forte di altre: “Grazie!”. «Voglio ringraziare, innanzitutto, la Bcc che ci è stata vicina in questi anni, negli incontri e negli appuntamenti con Salute Donna, dai quali riceviamo sempre molti riscontri positivi», ha detto la sindaca di Dairago, Paola Rolfi. «Ringrazio la banca che ci ha permesso di fare questa attività anche sul nostro territorio -ha aggiunto Matteo Sambo, sindaco di Buguggiate-. Noi fin dagli albori abbiamo fatto parte dell’organizzazione della Valbossa in Rosa e io mi sono fatto promotore della Valbossa in Azzurro: credo che ci debba essere una diffusione sempre maggiore delle attività di prevenzione e quello che state facendo, secondo me, è davvero molto, molto importante». «Da noi l’attività prosegue da tanti anni -sono parole di Giovanni Rigiroli, sindaco di Busto Garolfo- e i risconti sono positivi. Per questo continueremo a collaborare con Ccr Insieme Ets e con la Bcc con costanza e determinazione». Ringraziamenti anche da parte di Mariella Berra, di Salute Donna Magenta, l’associazione che collabora con la nostra Bcc e la nostra mutua: «grazie di esserci stati, di aver creduto nella prevenzione, grazie per il supporto. Grazie a tutti, a quelli che hanno partecipato, a chi ci ha sostenuto, ai medici e ai volontari che sul territorio hanno fatto le visite per la prevenzione oncologica. Grazie ai soci della Bcc e di Ccr Insieme Ets per aver creduto in un modo diverso di fare banca, senza dividendi, ma con tante azioni concrete sul territorio».
Dal palco del Don Besana ha parlato anche la ricercatrice Delia Mezzanzanica, dell’Istituto Nazionale dei Tumori e di volontaria di AIRC. «La speranza per i malati di cancro, ma non solo, arriva dalla ricerca -ha detto-. AIRC è un’organizzazione nata quasi 60 anni fa che studia i meccanismi di insorgenza di questa malattia per creare terapie sempre più mirate, efficaci e meno tossiche per il paziente. Tra i 6mila ricercatori sostenuti da AIRC, il 49% ha meno di 40 anni, a dimostrazione di un importante investimento sui giovani. Le iniziative di AIRC per reperire fondi durante l’anno sono cinque: si inizia alla fine di gennaio con le arance della salute, poi l’azalea in occasione della festa della mamma e si prosegue con attività come la vostra, cioè l’Ottobre in Rosa e la Giornata della Ricerca. Infine, i cioccolatini a novembre e le raccolte durante il periodo natalizio».
Da ultimo, durante il convegno, è stata annunciata la presenza a Magenta di un’estetista specializzata per le malate oncologiche: chi si sottopone alla chemioterapia, infatti, può sviluppare problemi alla pelle e alle unghie e per questo motivo Salute Donna ha lavorato per allestire dei locali all’ospedale di Magenta dove accogliere un’estetista oncologica «con la quale avvieremo questa nuova attività di benessere per le pazienti -ha spiegato Mariella Berra-, offendo trattamenti come manicure e pedicure, in cui la nostra estetista si è specializzata frequentando corsi specifici».


