Con la B.A. Film Commission il nostro territorio diventa un set

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Promozione di paesi e città come set cinematografici, sostegno delle risorse umane e tecniche presenti sul territorio, garanzia di soluzione di qualsiasi tipo di problema legato alla realizzazione di film, facilitazioni nel rilascio di permessi, individuazione di location per le riprese, attivazione di nuove figure professionali, ricerca di soluzioni logistiche. Questi gli intenti della neonata “B.A. Film Commission”, presentata il 19 febbraio nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, a Busto Arsizio. Una commissione per lo sviluppo dellʼarte cinematografica nella Provincia di Varese, che segue a ruota lʼottimo successo dellʼedizione 2003 (la prima in assoluto) del B.A. Film Festival. Unʼiniziativa alla quale la nostra Bcc ha aderito senza riserve, ben consapevole dellʼimportanza che ricoprono le nuove esperienze socio-economiche. La Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate è infatti uno dei soci fondatori della B.A. Film Commission, presieduta da Celeste Colombo, guru del cinema nostrano, che ha nel suo dna la ricerca e lo sviluppo di tutte le necessità che portano alla proiezione di una pellicola allʼinterno delle sale cinematografiche A presentare la neonata commissione, oltre a Colombo, erano presenti al polo tecnologico di viale Lombardia anche Marco Reguzzoni, presidente della Provincia di Varese, Gabriele Tosi, presidente del B.A. Film Festival, e il sindaco di Busto Arsizio, Luigi Rosa, che ha fatto gli onori di casa. “Per Busto Arsizio – ha detto Rosa – la nascita di una commissione per lo sviluppo dellʼarte cinematografica è un onore. Dopo il successo della passata edizione del festival, era impensabile che non si spendessero energie per la realizzazione di una struttura qualificata alla preparazione di un film”. Il motivo dellʼiniziativa è stato chiarito con precisione da Tosi, che nel suo intervento ha sottolineato lʼimportante ruolo che sta giocando la nostra Bcc per la riuscita dellʼiniziativa: “Lʼidea è quella di decentralizzare da Roma la produzione italiana di pellicole cinematografiche”. Idea pienamente condivisa da Colombo che, con la Commission, si è trovato tra le mani il vero e proprio humus per la realizzazione di qualcosa di importante per lʼintera regione Lombardia: “Siamo sinceri – ha detto Colombo – La produzione italiana è troppo legata agli studios di Cinecittà.

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Al centro del tavolo dei relatori il Presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni.

Con il successo ottenuto dal B.A. Film Festival ci si è resi conto che la provincia di Varese in generale, e Busto Arsizio in particolare, hanno tutte le caratteristiche per fare qualcosa di veramente qualificato. Nessuna intenzione di limare la produzione romana. Ma di competere, e ad armi pari, quello è evidente”. Un progetto importante e apprezzabile, che il presidente di Villa Recalcati intende sostenere fortemente: “Non ci troviamo di fronte a un progetto locale – ha detto Reguzzoni -, ma a un intervento di ampio respiro che coinvolge tutta la Provincia di Varese e la regione Lombardia. Ora abbiamo tre anni per mettere a frutto le forze economiche (90mila euro stanziati tra enti pubblici e privati, ndr) e per far funzionare questa nuovissima industria”. Oltre alla Commission, fanno parte della produzione cinematografica “made in Busto Arsizio” anche la B.A. Film Factory e il B.A. Film Festival. Tre passaggi che coprono interamente la nascita, lo sviluppo, la preparazione e la presentazione di pellicole. A inizio 2004, infatti, è stato bandito un concorso di sceneggiatura al quale hanno già aderito 105 aspiranti sceneggiatori che hanno inviato i loro testi da tutta Italia e anche dallʼestero (Inghilterra e Stati Uniti). La giuria che premierà le sceneggiature migliori (il premio sarà, naturalmente, la realizzazione di un film sulla base della “storia” vincente) è composta da personaggi di altissima professionalità. Tra gli altri, basti ricordare Suso Cecchi DʼAmico, Italo Moscati, Enrico Vanzina e Furio Scarpelli. Nasce una nuova industria, dunque. Unʼindustria in grado di scovare talenti, favorire la crescita professionale e la specializzazione didattica, la nascita di posti di lavoro, lo sviluppo dellʼeconomia e lʼevoluzione del territorio. Tutti aspetti nei quali la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha sempre creduto e ai quali ha dedicato la propria e piena disponibilità.

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