Varese nel passato è stata l’area con più viti di tutta la Lombardia. Prima ancora dell’industria tessile qui si produceva vino. Le buone tradizioni non sono andate perse, tanto che Varese di colloca quarta in Lombardia per la presenza di oasi del vino, anche se, naturalmente, la provincia con la maggior concentrazione di “oasi del vino” è quella milanese con 264 realtà, seguono Brescia (170), Bergamo (107), Varese (101), Monza e Brianza (74), Como (66), Pavia (59), Mantova (49), Lecco (31), Cremona (30), Sondrio (27), Lodi (8). Ma il vino è anche un mezzo di scoperta del territorio, visto che in Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – si contano oltre mille chilometri di sentieri del vino.
Il vino si coltiva in zona fino dalla Preistoria. Sulla estrema riva del lago e lungo le prime anse del Ticino, in territorio di Castelletto Ticino, si sono rilevati pollini e semi di vite ‘coltivata’ ascrivibili al VII secolo a.C. Già nel ‘500 la sola Busto Arsizio contava quattromila pertiche di terreno coltivato a vite e nel ‘600 la vitivinicoltura rappresentava i tre quarti della ricchezza varesina. Le coltivazioni crebbero fino verso la metà del XIX secolo, quando le malattie della vite che falcidiarono i vigneti. Molti distretti lombardi si videro addirittura privati dei mezzi di sussistenza. Lo sviluppo dell’industrializzazione, poi, accentuò la crisi. Ma al di là delle cantine sociali, il vino è e resta un importante pilastro dell’economia agricola del varesotto.
“Lo scorso anno – spiega la Coldiretti – sono stati un milione gli ettolitri di vino prodotti in Lombardia, di cui circa il 90% di qualità grazie alle 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Denominazioni che contribuiscono al successo dell’export regionale, che lo scorso anno ha superato i 270 milioni di euro con un aumento del 62% rispetto al 2007. Il Franciacorta è tra le bollicine italiane più consumate nel mondo, dopo il Prosecco, l’Asti e il Trento Doc. In Lombardia ci sono oltre 20mila ettari a vigneto: le province più “vinicole” sono Pavia e Brescia, seguite da Mantova, Sondrio, Bergamo, Milano e Lodi (con le colline fra San Colombano e Graffignana). Zone viticole con piccole produzioni si contano anche fra Como, Lecco, Varese e Cremona”.