Il futuro del nostro territorio si costruisce insieme, ascoltando chi ogni giorno lo vive e lo fa crescere. Con questo spirito abbiamo concluso la seconda fase dell’Osservatorio “BCC 5.0: come evolve la banca del territorio”, il progetto che portiamo avanti insieme alla LIUC Business School per comprendere i cambiamenti in atto e tradurli in linee guida concrete di sviluppo.
L’incontro, che si è svolto il 18 giugno nell’Aula Magna della LIUC – Università Cattaneo di Castellanza, ha rappresentato un momento importante di restituzione e confronto con imprenditori e manager del nostro territorio. Sono stati proprio loro, attraverso i focus group realizzati nei mesi scorsi, a raccontarci le priorità e le sfide che le aziende devono affrontare per crescere in un contesto economico sempre più complesso e interconnesso.
Lo studio ha coinvolto 35 imprese appartenenti a 21 diversi settori ATECO, con una rappresentatività che abbraccia tutto il Nord Ovest: da Varese a Parabiago, passando per Busto Arsizio, Gallarate, Legnano e naturalmente Busto Garolfo. Un tessuto imprenditoriale variegato, che ha visto dialogare generazioni differenti di imprenditori e manager, restituendo una mappa condivisa delle priorità per lo sviluppo locale.
Dalla ricerca, coordinata dal professor Andrea Venegoni, Associate Dean Research & Applications for Business della LIUC Business School, sono emerse direttrici chiare: più attrattività per i giovani talenti e capacità di trattenerli, reti tra imprese per affrontare mercati globali, investimenti concreti su sostenibilità e digitalizzazione, nuovi modelli di lavoro capaci di valorizzare benessere e identità aziendale, filiere più corte e resilienti per fronteggiare le tensioni geopolitiche. «La forza di questo progetto -ha sottolineato Venegoni- sta proprio nella sua capacità di incrociare analisi accademica e visione delle imprese, restituendo un’immagine reale e dinamica del nostro territorio. Per il sistema bancario, e in particolare per le Bcc, diventa cruciale saper leggere queste trasformazioni e trasformarle in scelte strategiche radicate nel contesto locale».
Il nostro presidente, Roberto Scazzosi, ha ricordato il legame storico della Bcc con il Nord Ovest e le radici valoriali che ci contraddistinguono: «Partiamo da qui per costruire un manifesto di intenti e progetti che presenteremo al territorio nei prossimi mesi. È il nostro contributo concreto al rilancio del Nord Ovest, a cui siamo da sempre legati e per il quale, esattamente vent’anni fa, insieme alle Confartigianato di Varese e dell’Altomilanese, abbiamo scritto la Carta dei valori del territorio. Oggi, grazie al contributo delle imprese, possiamo dare nuova vita a quello spirito, aggiornandolo alle sfide di questo tempo».
Le evidenze emerse hanno confermato alcune linee di priorità: rafforzare le alleanze territoriali e creare ecosistemi competitivi capaci di attrarre e trattenere competenze; considerare la sostenibilità non solo come sfida globale, ma come driver locale di innovazione; affrontare la competizione internazionale puntando su qualità, innovazione e nicchie di valore; trasformare la digitalizzazione in opportunità grazie a nuove competenze e investimenti; ripensare la catena del valore alla luce delle tensioni geopolitiche, con strategie di filiera corta e relocation; adeguare i modelli di lavoro ai nuovi stili di vita, valorizzando benessere e identità per trattenere talenti.
Al termine dei lavori, rivolgendosi ai rappresentanti delle aziende, Scazzosi ha sottolineato: «Il vostro contributo è stato fondamentale per arricchire la ricerca con il punto di vista concreto e operativo delle imprese. Questa non è un’indagine calata dall’alto, ma un percorso costruito insieme».
Il nostro direttore generale, Roberto Solbiati, ha evidenziato il valore strategico dell’Osservatorio: «Nasce proprio con l’obiettivo di offrire un quadro solido dei cambiamenti in atto, utile a individuare le migliori strategie per accompagnare la crescita delle aziende locali. È stata un’occasione preziosa di ascolto e restituzione. Nei prossimi mesi, con la conclusione della fase 3, potremo ragionare insieme sui dati consolidati, mettendo a fattor comune una visione strategica che nasce dal basso e guarda lontano».
All’incontro hanno partecipato anche numerosi colleghi e rappresentanti del nostro Consiglio di amministrazione, a conferma del coinvolgimento diretto della Bcc in un progetto che non vuole restare sulla carta, ma incidere realmente nella vita del territorio.
Con il completamento della seconda fase, l’Osservatorio BCC 5.0 si conferma un laboratorio permanente di ascolto e di visione, capace di mettere in rete banca, università e imprese. È un investimento di pensiero e di responsabilità, che ci aiuta a dare risposte concrete e a delineare strategie comuni per il futuro del Nord Ovest. «Perché il territorio cresce se cresce la capacità di fare squadra», chiosa Solbiati.


