La nostra Bcc schierata a sostegno dei propri Soci

La netta presa di posizione del Consiglio di Amministrazione: «Non toccheremo gli spread di tutti i Soci per l’intero 2009»

«Dall’inizio della crisi, cioè settembre dello scorso anno, fino a oggi non abbiamo toccato i tassi a nessuno: né Soci né clienti. Ma la brusca riduzione dell’Euribor obbliga anche noi ad intervenire, perché le proiezioni dimostrano che i margini per garantire l’operatività della banca cominciano a essere troppo risicati. E qui il consiglio di amministrazione ha assunto una posizione decisa, che condivido: mantenere al livello più basso possibile l’aumento dello spread ai clienti e garantire ai Soci che gli spread non saranno toccati ancora per tutto il 2009. BARNI_LUCACosì abbiamo fatto, schierandoci a sostegno dei nostri Soci e mantenendo ai nostri clienti condizioni di mercato decisamente più favorevoli». La sua nomina a direttore generale è coincisa con la partenza della crisi che sta sconquassando i mercati. E questo basterebbe per lamentarsi. Ma così non fa Luca Barni, che si muove con grande sicurezza nella rivoluzione copernicana che tutto il mondo del credito sta vivendo. Per mesi ha visto le altre banche operare da subito manovre al rialzo, presentarsi dagli imprenditori a chiedere surplus di garanzie sugli affidamenti in essere. «Noi queste cose non le facciamo -era solito ripetere- fin quando potremo limeremo costi e utili». Una linea pienamente condivisa con il Consiglio di amministrazione: «A che serve un utile elevato? Noi abbiamo il dovere di svolgere al meglio la nostra missione: ecco a cosa serve», è la domanda retorica del presidente, Lidio Clementi. Da qui la decisione del novembre delle scorso anno, nel pieno della crisi: «Finché potremo non toccheremo gli spread». Ma il momento delle scelte obbligate arriva sempre: così, dal prossimo primo aprile, anche ai clienti della Bcc di Busto Garolfo verranno ritoccati gli spread dei rapporti in essere. «Abbiamo contenuto il ritocco allo stretto necessario», spiega il direttore generale. Risultato: un ritocco tra i più bassi tra quelli che il resto del sistema bancario ha già fatto da mesi. E per i Soci? In linea con la domanda «a che serve un utile elevato?» la scelta di non toccare gli spread per tutto il 2009. «Perché il nostro Socio va sostenuto, specie in un momento come quello attuale di mercato», chiosano all’unisono il direttore generale e il presidente.

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