Banche: Standard Ethics, il 61% delle italiane è sostenibile

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Meglio delle europee (49%), fanalino di coda Hong Kong (14%)

Il 61% delle banche italiane è conforme agli standard di sostenibilità dell’Ue, dell’Onu e dell’Ocse, dunque “il settore presenta un livello molto avanzato di compliance alla sostenibilità”.

Lo evidenzia Standard Ethics (Se) nel report annuale 2021, dal titolo “The Big Picture”. Nel report 2021 di Standard Ethics l’agenzia di rating misura il livello di sostenibilità di una società attraverso il suo allineamento con strategie e le indicazioni definite da Ue, Onu e Ocse con una classificazione di nove gradi, che inizia dal modello, EEE, per scendere fino a F.

Se si guarda allo Se Italian Banks Index (Open Free Sustainability Index),

  • l’11% delle banche italiane ha un rating EE+,
  • il 28% EE,
  • il 22% EE-, (per un totale dei primi tre del 61% dei tre Fully Sustainable Grade)
  • il 17% ha un rating E+
  • il 22% E (gli ultimi due Not fully sustainable grade).

In un confronto con il settore bancario europeo, per cui Standard Ethics ha lanciato lo Se European Banks Index nel 2017, si può rilevare che

  • il 50% delle banche europee ha un Fully sustainable grade (5% classificato EE+, 20% classificato EE, 25% è EE-),
  • il 43% ha un Not fully sustainable grade (38% classificato E+, 5% classificato E),
  • il 5% ha un Not sustainable grade (classificato E-),
  • mentre al restante 2% dei corporate Ser è assegnata una valutazione “Pending”, ovvero in sospeso.

Sul versante opposto le banche dello Se Hong Kong Index, lanciato nel 2020. Al momento della stesura del report,

  • solo il 14% delle banche quotate di Hong Kong (appartenenti allo Se Hong Kong Index) ha un Fully sustainable grade (EE),
  • il 72% ha un Not fully sustainable grade (29% classificato E+ e 43% E)
  • il rimanente 14% ha un Not sustainable grade (E-).
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