Libero Ferrario nacque a Parabiago il 24 giugno del 1901, è salito agli onori della cronaca per la sua vittoria ai campionati del mondo di ciclismo su strada di Zurigo. E’ stato il primo campione del mondo italiano. Campione cristallino, e corridore battagliero, era un giovane che si ammalò di tisi sino dal 1924 e, dopo lunga sofferenza a causa di tale malattia morì a Parabiago nel 1930 all’età di 29 anni non ancora compiuti.
Libero Ferrario fu un grande appassionato di sport vari durante l’infanzia e l’adolescenza, veniva ricordato dai concittadini come un giovane aitante e si narrano alcune imprese semi-leggendarie su di lui come, quando ancora diciassettenne, riuscì a domare a mani nude un bue inferocito che creò panico per le viuzze del paese natio, Parabiago.
Si appassionò successivamente al ciclismo e durante il servizio di leva (1919-1920), vinse a Bari il campionato militare a squadre. Nel 1920 si iscrisse all’Unione Sportiva Legnanese. Le prime vittorie importanti furono due edizioni della Coppa Bernocchi (1922 e 1923).
Il 25 agosto del 1923, partecipò e vinse a Zurigo, su una Gloria, la prova in linea dei Campionati del mondo Dilettanti. L’anno successivo corse a Parigi nuovamente per i Campionati del mondo, classificandosi quarto nella prova in linea su strada, ed in agosto vinse la Tre Valli Varesine.
A Parabiago viene ancora ricordato: lo stadio comunale porta il suo nome; nel cimitero sulla sua tomba vi è una scultura bronzea che ritrae il suo busto; per le vie della città ogni anno si corre una gara Memorial e vi è un traguardo volante della Coppa Bernocchi a lui intitolato.
I campionati del mondo di ciclismo su strada (ufficialmente UCI Road World Championships) sono uno dei campionati del mondo di ciclismo, e assegnano il titolo di campione del mondo nelle diverse categorie del ciclismo su strada, nelle specialità della corsa in linea, della cronometro individuale e della staffetta mista a squadre. Sono gestiti dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e si svolgono con cadenza annuale dal 1921. Libero Ferraio ha vinto la terza edizione.

