La crescita continua

«La nostra è una crescita sana, che ha in sé tutte le caratteristiche per proseguire nel tempo in maniera feconda. Perché il consolidamento non lo si vede solo dai numeri del bilancio e dalla crescita del patrimonio, ma anche dal lavoro quotidiano delle risorse umane della Banca: persone di provata qualità e competenza che, in linea con gli obiettivi perseguiti, garantiscono un servizio attento, puntuale e apprezzato da soci e clienti. E questo è il modo migliore per dire grazie ai padri fonda- tori che, oltre un secolo fa, hanno gettato le basi della nostra Banca, dando al territorio un punto di riferimento a cui rivolgersi con tranquillità e sicurezza». Paolo Innocenti, da poco più di sette mesi alla guida della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate come direttore generale, presenta il bilancio 2005 con un misto di orgoglio e di voglia di fare ancora meglio. L’orgoglio di chi sa di avere tra le mani una realtà importante e significativa da gestire con cura e la voglia di migliorare di chi ha ben chiari quali siano gli spazi e le possibilità per l’unica banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto. «In effetti, giorno dopo giorno si va facendo sempre più sinergico il rapporto con le associazioni di categoria, gli enti comunali e le varie rappresentanze della società civile del nostro territorio – spiega il direttore generale – e da loro stanno arrivando sempre maggiori proposte di collaborazione e di iniziative comuni: tutti fatti che rafforzano la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, aiutano a determinarne meglio il ruolo di banca locale, confermando la consapevolezza di essere guidati da un consiglio di amministrazione che sa guardare lontano, tessere alleanze significative sul territorio, con l’obiettivo da me pienamente condiviso di mettere la nostra Banca al servizio della crescita sociale ed economica delle nostre comunità. E questo, in effetti, è il vero senso del nostro essere banca locale». Insomma: perfetta sintonia di intenti tra Paolo Innocenti e il consiglio guidato dal rieletto presidente Silvano Caglio. E questo clima, assieme «al gioco di squadra che ogni giorno diventa sempre più coinvolgente con il comitato di direzione, i responsabili di filiale, gli uffici di staff e tutto il personale», come sottolinea il direttore generale, e ai numeri più che positivi, è di buon auspicio per il futuro. Ma veniamo ai numeri di questo bilancio 2005, ancora migliori di quelli degli ultimi due anni basti vedere l’utile netto pari a 6.067.977 euro, un +60,34 % rispetto al precedente esercizio. Anche gli aggregati patrimoniali evidenziano una crescita significativa: la raccolta diretta supera i 374 milioni con un incremento dell’8,71% rispetto al precedente esercizio; la raccolta indiretta si incrementa del 13,6%, superando i 401 milioni di euro. Rilevante è anche la crescita degli impieghi concessi a clienti che ammontano a 317 milioni con un incremento del 12% rispetto al 2004. Inoltre, si è rafforzato ulteriormente il patrimonio aziendale anche grazie al buon apporto dell’utile d’esercizio, tanto che il patrimonio si approssima ai 91 milioni di euro. A livello economico il margine di intermediazione aumenta del 4,58% e il margine di interesse del 5,29% rispetto al 2004. Pur in un contesto economico che ancora nel 2005 è rimasto negativo per il nostro territorio, le sofferenze lorde sui crediti a clientela hanno inciso per il 3,88% e le nette al 2,07%. I conti correnti sono saliti a 18.667, sono aumentate del 2,63 % anche le operazioni sui conti correnti come peraltro i volumi di conto corrente (+11,62%). Le carte di credito sono passate da 7.883 a 8.992 (+ 14%), i con tratti di home banking sono aumenta- ti del 38 per cento, l’operatività delle carte bancomat è in crescita come peraltro le domiciliazioni utenze. Per concludere, ma di fatto è l’informa- zione più rilevante per una banca di credito cooperativo, i Soci al 31 dicembre 2005 erano 2.281 (+3,82%). «Il 2005 ha segnato la conclusione dei lavori del consiglio di amministrazione che era stato eletto nel 2002 e che aveva presentato ai Soci, con estrema trasparenza, una proposta strategica in cui, punto per punto, elencavamo dove volevamo por- tare questa banca in termini di raccolta, di impieghi, di rischio creditizio e di efficienza -chiosa il presidente, Silvano Caglio-. Era considerato un progetto ambizioso ed i momenti economici non sembravano i più indicati per avventurar- si in simili scommesse. La realtà è che questi obiettivi, perseguiti con tenacia, sono stati centrati».

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