Mozart e i Pink Floyd, il Confutatis del Requiem e Another brick in the wall, il coro Jubilate e Sanremo. Insieme si può. Se ne sono accorti i milioni di spettatori che, in apertura della seconda serata del Festival, sono stati testimoni dell’azzeccatissimo medley sacro-profano immaginato da Bruno Santori. Per l’edizione 2009 il direttore musicale della kermesse canora ha voluto infrangere la tradizione: mai un coro polifonico era salito sul palco dell’Ariston; mai, prima del 18 febbraio, un coro che spazia dal gregoriano a John Lennon aveva intrecciato, senza soluzione di continuità, il testamento musicale del genio salisburghese e il brano più popolare del quartetto Waters, Gilmour, Wright e Mason. L’onore è spettato ai 46 elementi del coro Jubilate, creatura tutta legnanese che sul territorio ha mosso i primi passi e che il nome del territorio ha portato con sé attraverso i tanti concorsi internazionali collezionati lungo i quasi 35 anni di carriera e fin sotto i riflettori dell’evento mediatico più discusso dagli italiani. «Un motivo d’orgoglio e di enorme soddisfazione per i tanti volontari che da anni coltivano la passione per il canto -dice Patrizia Alli, la responsabile organizzativa del coro Jubilate-; è il coronamento di un impegno di lunghissimo corso al servizio del bello, un valore che noi comunichiamo attraverso la musica corale».
Accanto al doveroso ringraziamento per il maestro Bruno Santori, che ha scelto lo Jubilate per uno dei palchi più ambiti, Patrizia Alli rivolge un grazie anche alla nostra Bcc. «Da tre anni la Bcc è parte fondamentale nella manifestazione di punta proposta dall’associazione musicale Jubilate, il festival corale internazionale “la Fabbrica del Canto”. Sono certa che la Banca e il presidente Lidio Clementi saranno soddisfatti nel sapere che per l’edizione 2009 la Fabbrica diventerà manifestazione regionale, con 140 concerti in tutte le province della Lombardia, quindi con una visibilità di gran lunga potenziata rispetto a quella già notevole degli ultimi anni. Clementi aveva compreso perfettamente, dal primo concerto del festival cui aveva assistito, quale complessità avesse la macchina organizzativa e quali potenzialità racchiudesse; i risultati ci hanno dato ragione».
Un impegno che si è guadagnato il riconoscimento dal colle più alto; alla vigilia di Sanremo il Presidente della Repubblica ha insignito l’associazione Jubilate della medaglia d’oro quale Premio di rappresentanza. Il migliore degli auspici alla vigilia del Festival, che si è poi rivelato un successo per il coro diretto dal maestro Paolo Alli. «A Sanremo abbiamo provato sabato 14, poi siamo tornati il giorno dell’esibizione -racconta la corista Paola Colombo-; è stata un’esperienza diversa da tutte quelle vissute con lo Jubilate, anche nei tanti concorsi fatti in Europa. Qui avevamo puntati addosso gli occhi di milioni di spettatori, ci esibivamo in un contesto unico e su una partitura per noi insolita. Inizialmente la proposta ci è parsa estranea, poi l’abbiamo accolta: è un errore alzare barriere nella musica».

