Un legame che ci guida nel costruire il futuro

Il presidente Roberto Scazzosi

Il giornale che vi consegniamo è, come sempre, ricco di spunti, testimonianze, immagini e contenuti. Racconta la nostra vita di banca di comunità, fatta di progetti, di persone, di futuro. Ma consentitemi di aprire questa edizione con una riflessione che va oltre i numeri e i risultati, e che tocca le radici profonde della nostra identità.
Pochi giorni fa la Chiesa ha accolto e ci ha donato un nuovo Pontefice che ha scelto un nome carico di significati: Leone XIV. Un richiamo diretto a Papa Leone XIII, autore nel 1891 della Rerum Novarum, l’enciclica che ha segnato una svolta storica nell’impegno dei cattolici nella società e nell’economia. In quel documento epocale, Leone XIII esortava i fedeli a farsi protagonisti di un cambiamento: a non attendere risposte dall’alto o da altri, ma a unirsi, a mettere in comune risorse e responsabilità, a creare strumenti di autoaiuto e di giustizia sociale. È da quella spinta ideale che, anche nel nostro territorio, sono nate le casse rurali, come la nostra Cassa Rurale Cattolica di depositi e prestiti di S. Margarita del 6 ottobre 1897: esperienze pionieristiche di cooperazione, nate sotto il campanile e cresciute con il territorio per contrastare l’esclusione finanziaria e offrire opportunità concrete alle persone.
La nostra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è figlia di quel movimento di idee e di valori. E sentiamo ancora oggi la responsabilità di proseguire lungo quel solco: essere una banca che non guarda solo ai profitti, ma si impegna per la coesione sociale, lo sviluppo inclusivo e la promozione del bene comune.
Non a caso, anche Papa Francesco, che ha sempre mostrato attenzione al mondo cooperativo, ci ha affidato un messaggio forte: «Non considerare attuale la cooperazione del credito questa forma di presenza nel mondo produttivo costituisce un impoverimento che lascia spazio alle omologazioni e non promuove le differenze e l’identità». Parole che sentiamo nostre, perché essere banca di credito cooperativo oggi significa proprio questo: custodire e rinnovare un modello che valorizza le differenze, che costruisce legami forti con il territorio e che sa coniugare tradizione e innovazione per affrontare le sfide del presente e del domani.
In questo numero del nostro giornale trovate proprio la testimonianza concreta di questo impegno.
Raccontiamo la nostra assemblea annuale, momento di partecipazione e di democrazia, durante la quale Riccardo Corino, Chief Business Officer del Gruppo Bancario Iccrea, ci ha ricordato come la nostra Bcc sia considerata modello di solidità, fiducia e spirito cooperativo. I risultati di bilancio approvati testimoniano ancora una volta il valore di un lavoro quotidiano fatto di ascolto, vicinanza e concretezza.
Il nostro impegno non si è fermato qui: lo ritrovate nel racconto del nostro crowdfunding Progetti locali, cuore cooperativo, con cui vogliamo sostenere chi, sul territorio, ha idee e proposte da trasformare in realtà. Lo vedete nel convegno del 9 maggio dedicato alla leadership femminile, dove si è parlato di un nuovo modello di guida: capace di decisione, sì, ma fondata sull’ascolto, sulla relazione e su un senso profondo di responsabilità sociale.
Il senso di responsabilità ci ha guidato anche nella vicinanza al progetto StraFico, un ristorante inclusivo che unisce gusto e solidarietà, e nella partecipazione come partner all’Assemblea di Confindustria Varese, rafforzando la nostra rete di relazioni. Lo ritrovate nel bilancio consolidato del nostro Gruppo, nel racconto dell’esperienza delle Bcc lombarde che sono andate a Francoforte per difendere il nostro modello e il nostro modo di fare e di essere banca e nel resoconto della convention dei nostri dipendenti a Torino, esempio di quanto crediamo nella formazione, nella valorizzazione delle persone e nella forza di fare squadra.
Questa è la nostra Bcc: una banca radicata nel territorio, protagonista nel promuovere una crescita responsabile e inclusiva, fedele al suo spirito mutualistico ma sempre pronta a innovare. Con la consapevolezza che l’essenza del nostro fare banca resta quella indicata dalla Rerum Novarum oltre un secolo fa: essere al servizio delle persone, per costruire insieme comunità più giuste, coese e sostenibili.

0 replies on “Un legame che ci guida nel costruire il futuro”