Il settimo Festival Nazionale dell’Economia Civile si terrà a Firenze dal 2 al 5 ottobre

Festival Nazionale dell’Economia Civile
Festival Nazionale dell’Economia Civile (foto ufficio stampa)
La 7ª edizione della kermesse che chiama a raccolta esponenti politici, economici e della società civile di livello nazionale e internazionale, tratterà di “Democrazia Partecipata – La sfida delle intelligenze relazionali”.

“Democrazia Partecipata – La sfida delle intelligenze relazionali”, questo il titolo del settimo Festival Nazionale dell’Economia Civile che si terrà a Firenze dal 2 al 5 ottobre prossimi.

L’iniziativa è organizzata e promossa da Federcasse, Confcooperative, NeXt Nuova Economia per Tutti, con la collaborazione di MUSe Firenze e il sostegno di Fondosviluppo.

I lavori inizieranno giovedì 2 ottobre presso la sede di Novoli dell’Università degli Studi di Firenze, e proseguiranno poi presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Per la 7ª edizione del FNEC sono previsti 90 relatori, 20 panel tematici, 5 premi nazionali, 2 concerti spettacolo, l’intervento di 2 premi Nobel e di esperti internazionali.

“Interrogarsi sul futuro della democrazia – ha detto il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba -, così come l’abbiamo costruita, curata e vissuta è un impegno che deve interrogare ogni componente della società civile. La democrazia è un bene che si costruisce ogni giorno con la partecipazione, la condivisione, la ricerca di soluzioni condivise. Sotto questo punto di vista è importante l’apporto che sul terreno della finanza può essere dato dalla mutualità bancaria, palestra essa stessa di democrazia economica. A Firenze ci confronteremo su questo, per proporre al nostro Paese, e non solo, una possibile soluzione ad un paradigma economico che non è più sufficiente a gestire le complessità dell’oggi e che – come recita il titolo del Festival – ha sempre più bisogno di intelligenze relazionali capace di comporre i conflitti e svuotarli di senso”.

“In un periodo di sfide globali e cambiamenti rapidi – ha sottolineato il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini -, il concetto di democrazia partecipata ci invita a ripensare il nostro ruolo nella società. Non siamo solo spettatori, ma protagonisti attivi nella costruzione di una comunità più equa e inclusiva. Questo festival celebra l’importanza del coinvolgimento collettivo, dove ogni voce conta e ogni azione può generare un impatto. Insieme, possiamo dare vita a un’economia che serve il bene comune. Un concetto che trova una delle sue più vive espressioni nelle cooperative”.

“Con questa edizione – ha ricordato Leonardo Becchetti, cofondatore NeXt Economia e direttore del Festival – proseguiamo un ciclo di eventi iniziato nel 2023 con il tema di andare “oltre i limiti” e di come l’impegno condiviso è la chiave per superare gli shock moderni, che l’anno scorso ci ha spinto a dire che servono alleanze ibride ed è “l’ora di partecipare” attivamente al cambio di paradigma economico. In questa edizione approfondiremo le conseguenze della radicale inversione del rapporto tra mercato e democrazia consumatasi negli ultimi anni e cercheremo di rispondere alle sfide di domani, immaginando come l’azione dal basso dei cittadini consumatori, dei mercati finanziari, e la cittadinanza attiva delle imprese possono funzionare da contrappesi per garantire l’equilibrio dei poteri e difendere le nostre conquiste di civiltà».

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