Il termine per richiedere gli incentivi a fondo perduto per gli impianti rinnovabili collegati, previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato ufficialmente prorogato dal 31 marzo al 30 novembre 2025. Questa decisione offre più tempo ai Comuni e agli enti interessati per preparare e inviare le loro domande di accesso ai finanziamenti.
Gli impianti rinnovabili collegati fanno riferimento a sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico e l’idroelettrico, che vengono integrati all’interno di comunità energetiche rinnovabili (CER) o in altre configurazioni di autoconsumo collettivo. Questi impianti permettono ai cittadini, alle aziende e agli enti locali di condividere l’energia prodotta a livello locale, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e abbattendo i costi energetici.
Parallelamente alla proroga del termine per la richiesta degli incentivi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sta lavorando con la Commissione Europea per ampliare la platea dei Comuni che possono ospitare gli impianti incentivati. Attualmente, il limite massimo di popolazione dei Comuni coinvolti è fissato a 5.000 abitanti, ma si sta valutando un innalzamento a 30.000 abitanti, una modifica che potrebbe estendere significativamente la partecipazione al bando.
Per poter accedere agli incentivi, le comunità energetiche devono registrarsi sul portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Sul sito del GSE è disponibile una mappa interattiva che mostra la localizzazione delle cabine primarie e delle circa 400 comunità energetiche già registrate. La registrazione è un passaggio fondamentale per consentire ai membri delle CER di usufruire dei contributi previsti dal PNRR.
Per chi desidera approfondire, tutte le informazioni relative alle comunità energetiche rinnovabili e al bando del PNRR sono disponibili sul sito del GSE, a questo link: https://www.gse.it/servizi-per-te/attuazione-misure-pnrr/comunit%C3%A0-energetiche-5000abitanti/bando.
