Sì dei soci al bilancio 2015 della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate; un documento in linea con le dinamiche degli anni precedenti che vede, da una parte, una banca capace di produrre redditività e che la colloca l’istituto fra le migliori nel Credito Cooperativo della Lombardia, ma che continua a scontare gli effetti della crisi degli anni passati, oltre che a dover spesare problemi altrui; complessivamente oltre un milione e 400mila euro che risultano dai 700mila euro per il salvataggio delle quattro banche, dai 260mila euro richiesti dalla Bce per alimentare il fondo risoluzione crisi banche per finire con i 500mila euro per sostenere le BCC in difficoltà. Da queste due spinte risulta un utile ante imposte di 1 milione 916mila 995 euro, che, detratte le tasse, diventa di 1 milione 417mila euro. L’assemblea, dopo aver promosso il bilancio, ha approvato la proposta del Consiglio di amministrazione di destinare 991mila 862 euro alla riserva legale, 42mila euro ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione e 382mila 575 euro in beneficenza e mutualità. Il patrimonio netto della Banca diventa così di 117 milioni 114mila 964 euro.
La relazione di Scazzosi ha preso le mosse dalla scenario del Paese, dove a fine 2015 i dati delle banche italiane hanno mostrato un rallentamento nella dinamica di crescita delle sofferenze. La raccolta bancaria, a causa della contrazione delle obbligazioni bancarie, non è cresciuta, il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese è diminuito sensibilmente nel corso dell’anno fino a raggiungere un livello storicamente molto contenuto, mentre il costo dei nuovi mutui alle famiglie è sceso di tre decimi, al 2,5 per cento e a dicembre 2015 tutti i tassi principali hanno segnato un livello inferiore rispetto a fine 2014. Guardando al movimento del Credito Cooperativo, alla fine del 2015 il numero delle BCC-CR era di 364. Il numero totale dei soci era pari a settembre 2015 a 1.233.803 unità, con un incremento del 2,9% su base d’anno. Gli impieghi lordi alla clientela delle BCC-CR a novembre 2015 erano pari a 134,9 miliardi di euro, con una crescita su base annua dello 0,8%. Passando al 2015 della nostra BCC, Scazzosi ne ha ricordato i fondamentali: la banca ha amministrato masse per 1 miliardo 470 milioni di euro, pari al +3,21% sul 2014, la raccolta indiretta è salita del 5,75%, quella diretta del 1,42%. I crediti verso la clientela si sono attestati a 654 milioni 869mila euro, con un +2,57% sulla fine del 2014. «Considerato che la banca si presenta all’avvio del 2016 con un consolidamento ulteriore delle sue grandezze patrimoniali ed economiche, ci sono le premesse per avere fiducia che il percorso di “condivisione” con il territorio sarà il futuro prossimo» – ha concluso Scazzosi.
Un cenno è stato fatto anche all’attività sociale, che ha permesso a molte realtà locali in difficoltà di mantenere in vita le iniziative e i livelli di servizio offerti alla comunità. La nostra BCC ha confermato la sua vicinanza alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, tramite operazioni in ambito culturale, educativo, solidale, sanitario e sportivo. Scazzosi ha ricordato la consegna della “Busta arancione” a cento persone estratte all’interno della compagine sociale; un’iniziativa che ha significative implicazioni nell’ambito dell’educazione finanziaria e della consapevolezza della propria posizione pensionistica. Tra i tanti progetti destinati alla comunità, invece, ha ricordato le due importanti iniziative dedicate alla formazione dei giovani: BCC Academy, cioè un apposito finanziamento per sostenere i giovani che intendono iscriversi a università, master, scuole di specializzazione o a corsi professionalizzanti; e l’istituzione di quattro borse di studio per il corso di alta formazione tessile attivato dal Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento di Busto Arsizio. Una menzione anche per il progetto di Elmec Solar “400mila tetti fotovoltaici”, che coinvolge BCC di Busto Garolfo e Buguggiate e Naturcoop. Verso il territorio, complessivamente, la BCC ha distribuito 372 mila euro, suddivisi in 144 diversi contributi fra donazioni, sponsorizzazioni e patrocini. Su aspetti più tecnici e propriamente aziendali si è focalizzato l’intervento del direttore generale della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate Luca Barni, partito dall’aspetto raccolta. «Nell’ambito della raccolta indiretta è significativo l’aumento del 26,54% del risparmio gestito. La crescita della raccolta diretta registrata anche nel corso del 2015 è sintomo significativo del rapporto fiduciario tra la Banca e il proprio territorio; famiglie e imprese trovano sempre più motivo di sicurezza e supporto nel nostro Istituto, anche alla luce della recente normativa sul bail-in entrata in vigore a partire dal gennaio di quest’anno».
Particolare motivo di soddisfazione per la banca è il risultato positivo della raccolta indiretta da clientela registrato nel 2015; un + 5,75% che dipende da tre fattori: la crescita del 26,54% della componente risparmio gestito, sostenuta in particolare dal buon andamento dei fondi (+ 37,57%); una significativa crescita del comparto polizze assicurative/fondi pensione, che passano dai 21,1 milioni del 2014 ai 31 milioni del dicembre 2015 registrando un incremento pari al 46,75%; una flessione del risparmio amministrato del 12,46%, dovuto in particolare allo spostamento verso le forme di risparmio gestito. Si tratta di un risultato che testimonia l’impegno di lungo corso sulla linea del risparmio gestito e conferma il buon lavoro svolto negli anni precedenti in termini di consulenza ai clienti. Gli impieghi verso la clientela sono una voce che ha visto molto spesso la BCC distinguersi nel panorama bancario; una costante che ha trovato conferma nel 2015 con una dinamica in aumento del 2,57% su fine 2014 che è superiore rispetto a quella registrata dal sistema bancario. Se è vero che la modesta ripresa del ciclo economico e il permanere dei tassi su livelli estremamente ridotti non ha generato una solida ripresa della domanda di credito l’abbondante liquidità immessa sui mercati dalla politica monetaria espansiva della BCE ha manifestato i suoi effetti soprattutto nel calo del costo dei finanziamenti per le famiglie e per le piccole e medie imprese. Si è attenuata la flessione degli affidamenti alle imprese, ma è rimasta contenuta la domanda di credito a causa della scarsa dinamica degli investimenti e dei consumi. In un contesto generale ancora caratterizzato da incertezze la nostra BCC ha comunque privilegiato il rapporto di servizio alle economie dei territori serviti, in particolare alle famiglie e alle piccole imprese. Il margine di intermediazione è cresciuto del 18,37%, da 41,3 milioni a 48,9 milioni. Termometro attendibile dell’attività caratteristica di una banca e della sua redditività, il margine di interesse, diversamente dal resto del sistema bancario, è aumentato del 2%. Le commissioni nette hanno registrato un incremento pari al 17,5% (passando da 8,6 milioni nel 2014 a 10,1 milioni nel 2015) e questo risultato è il frutto di una politica aziendale, ormai consolidata, che mira a offrire alla clientela servizi di sempre maggior valore. Una strada che, per la nostra banca, sarà la direzione degli anni a venire.
Le benemerenze
Sono stati trentuno i soci festeggiati in assemblea per i 25 anni di appartenenza alla compagine sociale (foto sopra): Angelo Agliati, Maria Bossi, Ezio Caccia, Italo Cardinale, Rosario Caruso, Marino Mario Castoldi, Angelo Crespi, Onesio Crespi, Marino Dal Barco, Luigi Donà, Marina Ferrario, Diego Gadda, Valentino Garavaglia, Natale Lamera, Emilio Maffiolini, Fortunato Mellere, Vittorino Merlotti, Renato Merlotti, Carlo Monguzzi, Carlo Mario Parotti, Cesare Ponti, Biagio Cosimo Ponzo, Pierino Riboli, Lorenzo Rizzo, Stefano Rondanini, Luigi Selmo, Giuseppe Severgnini, Graziano Smania, Emilio Tamborini, Claudio Vignando e Antonio Zanzottera.




