Ottobre in Rosa, per noi, non è mai soltanto un mese: è un cammino collettivo che si rinnova ogni anno, cresce, si trasforma e soprattutto produce risultati concreti. Quest’anno lo abbiamo visto con ancora più forza: dalle visite gratuite alle diagnosi precoci, dalle collaborazioni sui territori alle iniziative condivise con Valbossa in Rosa, fino ai momenti di cultura e musica che hanno aperto e chiuso un percorso fatto di consapevolezza e speranza.
Il mese si è aperto con due momenti simbolici che hanno dato il tono dell’intero percorso: il concerto ad Azzate, al teatro Castellani, dove musica e parole si sono intrecciate per ricordare che la prevenzione ha bisogno di voce, e la camminata di Busto Garolfo, un fiume rosa che ha inaugurato il calendario con la forza di chi crede nella salute come bene condiviso. Ed è stato proprio lungo quel tragitto -tra sorrisi, scambi di esperienze e passi che battevano lo stesso ritmo- che è apparso chiaro quale fosse il vero senso dell’Ottobre in Rosa: non un mese di appuntamenti, ma un movimento.
Perché il cuore dell’Ottobre in Rosa resta sempre lo stesso: la prevenzione attiva. Da marzo a novembre, grazie all’impegno di Ccr Insieme Ets, sono state effettuate 731 visite gratuite, di cui 258 solo nel mese di ottobre. Numeri che da soli raccontano il valore di un programma che raggiunge chi ha più bisogno, che individua segnali critici e che porta ad agire in tempo. Ventiquattro persone sono state inviate al secondo livello diagnostico e cinque sono state salvate da un intervento rapido e tempestivo. È qui che si misura la differenza fra un’iniziativa simbolica e un progetto che cambia la vita.
«Siamo davanti a un’attività di altissimo valore, perché anche quando una sola vita viene salvata grazie a questo lavoro condiviso, il risultato non ha prezzo» ha ricordato il nostro presidente Roberto Scazzosi. «Non è uno spot: è la nostra idea di banca, vicina alle persone e al territorio. La prevenzione è un dovere civico e noi vogliamo esserci, con continuità e responsabilità».
A moderare la serata conclusiva, nella sala Don Besana, è stata Maria Carla Ceriotti, presidente di Ccr Insieme Ets, che ha ribadito il senso dell’impegno: «La prevenzione non riguarda solo il singolo, ma l’intera comunità. Ogni visita, ogni controllo, ogni camminata è un atto collettivo: è un territorio che decide di prendersi cura di sé. È questo il valore più profondo del nostro Ottobre in Rosa».
Il mese è stato arricchito da molte voci, esperienze e competenze: ricercatrici, senologhe, oncologhe, epidemiologhe, tutte impegnate a raccontare come la diagnosi precoce possa cambiare la storia della malattia, rendendo interventi più lievi, cure più efficaci, riprese più rapide. Ed è grazie a questa rete che il significato dell’iniziativa è diventato ancora più evidente.
Accanto al lavoro della nostra mutua di comunità, Ottobre in Rosa si è intrecciato con la grande rete di Valbossa in Rosa, che nel 2025 ha coinvolto 34 comuni della provincia di Varese. Qui la Bcc è stata presente in modo concreto: sostegno, partecipazione, vicinanza reale. Alla conferenza stampa di presentazione, Diego Trogher, vice presidente della nostra Bcc, ha ricordato: «Questa rete vive perché ci sono realtà che credono davvero nella prevenzione. La collaborazione con la Bcc non è formale: è un’alleanza che permette di portare visite, informazione e aiuto dove servono». Parole che hanno trovato conferma nella grande partecipazione agli eventi inaugurali: il concerto di Azzate, la camminata di Busto Garolfo e l’Aperitivo in Rosa di Gazzada Schianno, dove un semplice brindisi è diventato occasione di solidarietà concreta. A Morazzone, l’11 ottobre, è stata inaugurata una nuova panchina rosa, simbolo di speranza e impegno. Un gesto semplice ma potente, che ha trasformato uno spazio pubblico in un messaggio permanente: ricordare ogni giorno che la prevenzione non va mai rimandata.
È questo il senso del lavoro sul territorio: radicare simboli che parlino alle persone, anche a distanza dall’ultimo evento. E proprio per continuare a ricordare, quest’anno Ccr Insieme Ets ha scelto un segno visibile e immediato: un fiocco rosa accanto al logo per tutto il mese di ottobre. «Il fiocco rosa diventa un invito costante a prendersi cura di sé, a non abbassare la guardia», ha spiegato Maria Carla Ceriotti. «È un simbolo che attraversa piazze, social, volantini: un linguaggio universale che parla di vicinanza e responsabilità». Una scelta condivisa anche da Scazzosi: «Non è solo un’immagine. È un gesto che dice: ci siamo, insieme. La prevenzione è un atto comunitario».
Ottobre, però, non chiude il percorso: lo apre. E non solo perché le visite gratuite di prevenzione sono proseguite a novembre, ma perché, come abbiamo riferito a pagina 6, l’impegno sarà ancora più forte nel 2026, con ulteriori giornate di prevenzione e con l’ampliamento delle visite specialistiche, che saranno realizzate sempre con il supporto di Salute Donna, Lilt e le amministrazioni comunali. «Perché la salute è un bene comune che non conosce stagioni -chiosa Scazzosi-. I risultati ottenuti quest’anno -visite, diagnosi precoci, casi salvati- sono la dimostrazione concreta che la prevenzione fa la differenza. E che quando una banca sceglie di essere parte attiva del territorio, ascoltare, sostenere, accompagnare, allora la comunità diventa più forte».
Ottobre in Rosa si è chiuso, sì. Ma il suo messaggio resta: ogni vita protetta è una vittoria di tutti.



