Diciamocela tutta: dietro la crisi economica che stiamo attraversando c’è anche una crisi di valori. Lo dico perché in tanti presentano questa crisi come un male ineluttabile, contro la quale nulla possiamo e le cui responsabilità stanno così in alto da non avere nomi e cognomi. Invece no; se la crisi è certo il risultato di un malattia della grande finanza internazionale, diversi soggetti producono quell’effetto moltiplicatore che ne amplifica la portata e ne aggrava gli effetti. Questo lo sperimentiamo come banca locale e questo abbiamo voluto dirlo in un incontro con la stampa il 23 novembre nella nostra sede. Perché parlare di crisi significa parlare di responsabilità e chi, come la Bcc, gioca un ruolo importante sul territorio di competenza, vuole fare la sua parte facendo chiarezza e mettendo le carte sul tavolo. Chissà che non si faccia anche in questo caso da apripista, chissà che dopo la nostro uscita sulla crisi altri verranno allo scoperto per dare il proprio contributo su questo problema. Perché i problemi si possono risolvere soltanto parlandone con franchezza. Anche questo, in tempi di crisi, è fare sistema.