Il Credito Cooperativo si arricchisce di “Idee”. La nuova associazione Onlus, nata in seno a Federcasse, è sorta nel 2004. Nel 2005, ha iniziato le sue attività e, lo scorso 11 marzo, ha tenuto il suo primo incontro pubblico aperto a tutte le Bcc-Casse Rurali italiane. Idee è l’associazione «delle donne del Credito Cooperativo». Finalizzata a promuovere e valorizzare il contributo “in rosa” all’interno del sistema cooperativo della Bcc, la Onlus opera attraverso lo scambio di valori, conoscenze e informazioni di reciproco interesse e attraverso la realizzazione di momenti di incontro oltre che di interventi formativi dedicati al pubblico femminile del Credito Cooperativo. Come detto, nel marzo scorso si è svolto, presso la Bcc di Sesto San Giovanni, il primo incontro pubblico dal titolo “La passione e la fatica”, alla presenza di oltre 400 donne del Credito Cooperativo che hanno partecipato attivamente ai lavori, tra queste anche le “nostre” dipendenti Nicoletta Mussi, Paola Torelli, Luisa Coltro, Maria Luisa Gadda, Barbara Testa e Ezia Rovellini (nella foto). Per Barbara Testa «la tematica dell’incontro è stata molto interessante e ha dato suggerimenti concreti indipendente- mente dal ruolo svolto in azienda. È stato un incontro utile e applicabile concretamente, un elogio alla collaborazione». Maria Luisa Gadda, invece, racconta che «è stata senz’altro un’esperienza interessante, un supporto psicologico, uno scambio positivo di idee sul rapporto con colleghi e clienti dal punto di vista delle donne». Un grande successo, dunque, sia per la numerosa presenza sia per l’interesse che ha suscitato il meeting. L’invito per i prossimi incontri è esteso a tutte le oltre 400 socie della nostra Bcc. All’incontro hanno partecipato Maria Bonfanti, presidente della Bcc di Sesto San Giovanni e socia fondatrice di Idee, Maria Cristina Bombelli, docente di Comportamento organizzativo all’Università Bocconi di Milano e Mariella Liverani, presidente di Idee. Bombelli, durante la sua relazione, ha parlato delle “difficoltà che incontrano le donne nel mondo del lavoro” e degli strumenti a disposizione del panorama femminile per affermarsi. «Nonostante il massiccio ingresso nella forza lavoro – ha detto la docente -, i percorsi di integrazione professionale delle donne risultano fortemente influenzati sia da ostacoli derivanti dall’ambiente esterno, sia da comportamenti delle donne stesse». La passione, dunque, come spinta propulsiva, ma anche come risposta adeguata alle difficoltà del panorama professionale delle donne. Senza, per altro, fare “orecchie da mercante”: le donne, in sostanza, hanno le loro responsabilità che faticano a essere risolte. La giornata di studio organizzata da Idee ha preso spunto dall’analisi della professoressa universitaria pubblicata da “Azetalibri” dal titolo “La passione e la fatica”, che ha dato lo spunto per la giornata organizzata da Idee. Bombelli, fondatrice del Laboratorio Armonia, ha messo in guardia coloro che, di fronte al proprio lavoro, perdono di vista la capacità di “essere” anche senza la propria attività professionale. Un difetto in cui le donne incappano troppo facilmente e che mette a rischio le straordinarie capacità della sfera femminile.

