Dalla BCE una normativa semplificata per le banche di minori dimensioni. La soddisfazione di Federcasse

L'analisi fatta sui punti principali che riguardano anche le Bcc

“Valutiamo molto interessanti e promettenti le 17 Raccomandazioni formulate dalla Task force di Alto livello sulla semplificazione del quadro europeo di regolamentazione prudenziale, vigilanza e segnalazione, oggi approvate dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea volte a rimuovere gli ostacoli alla competitività delle banche dell’area dell’euro che impongono loro un onere eccessivo con il rischio di ostacolare la capacità delle banche di minori dimensioni di fornire servizi all’economia reale e contribuire in tal modo alla coesione sociale”.

E’ questa la prima dichiarazione rilasciata oggi a Francoforte dal Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba dopo l’approvazione delle 17 Raccomandazioni da parte della BCE.

In particolare, secondo Federcasse, la proposta di introdurre un regime prudenziale significativamente semplificato per le banche di minori dimensioni da parte della BCE segna un passo in avanti significativo nel realizzare in modo strutturale i principi di proporzionalità e di adeguatezza nell’ambito dell’Unione Bancaria.

“Particolarmente interessante – ha dichiarato inoltre il Presidente dell’Erba – appare tra le altre la Raccomandazione n. 3 in materia di semplificazione e proporzionalità per le banche definite piccole e non complesse (secondo la definizione del CRR)”.

La Raccomandazione n. 3 propone di ampliare in modo prudente il grado di proporzionalità nell’Unione Europea nell’ambito dell’attuale regime delle banche piccole e non complesse (Small and non Complex Institutions-SNCI) anche ampliando il perimetro delle piccole banche ammissibili attraverso un innalzamento dell’attuale soglia di 5 miliardi di euro previsto dal regime per SNCI, nonché estendendo l’ambito di applicazione delle norme semplificate.

Queste proposte di semplificazione, che la BCE presenterà alla Commissione Europea, scaturiscono anche dalla constatazione da parte delle Autorità che gli standard del Comitato di Basilea siano stati concepiti per le banche attive a livello internazionale, ma che l’UE ha deciso di applicarli a tutte le banche nel tentativo di raggiungere un quadro normativo unificato. Ciò ha però dato origine a un’eccessiva complessità.

Le norme che potrebbero essere varate in futuro dai Co-legislatori europei (Consiglio e Parlamento, su proposta della Commissione UE) dovrebbero consentire alle banche più piccole di trarre vantaggio da un approccio che garantisca un migliore equilibrio tra stabilità (che deve essere costantemente perseguita) e oneri normativi non necessari, anche in linea con quanto realizzato o si sta realizzando in altre giurisdizioni come il Regno Unito, la Svizzera e gli Stati Uniti.

Un’analisi ulteriormente approfondita delle 17 Raccomandazioni della BCE verrà condotta nei giorni prossimi anche in collaborazione con le Capogruppo BCC Iccrea e Cassa Centrale, le Federazioni Locali e le BCC-Casse Rurali. Federcasse seguirà fiduciosa la realizzazione di queste Raccomandazioni.

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