«Essere presente oggi a Napoli, alla firma di questo storico accordo tra Anci e Federcasse, è per me motivo di grande responsabilità e speranza. Vedere riconosciuto a livello nazionale il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo come presidio nei territori è una svolta che ci riguarda da vicino. Come presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, unica banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto, sento forte il valore di questa intesa: significa poter contare su un sistema che guarda ai Comuni, alle famiglie e alle imprese con la stessa attenzione con cui noi da sempre operiamo sul territorio. È un passo concreto per rafforzare la coesione e contrastare l’abbandono delle aree periferiche, dando ai piccoli centri strumenti per crescere e restare vivi. Questa firma non è un gesto simbolico, ma un impegno che vogliamo tradurre in azioni concrete sul nostro territorio».
Con queste parole il presidente Roberto Scazzosi ha commentato la firma del protocollo d’intesa tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Federcasse, l’associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo. Un accordo storico, siglato alla presenza del presidente dell’Anci Gaetano Manfredi e del presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba, con l’obiettivo di unire le forze per contrastare lo spopolamento e potenziare i servizi nei comuni italiani, in particolare quelli delle aree interne.
«Parlare oggi di banche di comunità – ha sottolineato Manfredi – significa parlare del futuro del Paese. L’Italia non può permettersi di lasciare indietro le sue aree più fragili. Servono servizi di prossimità e strumenti finanziari accessibili per far restare le persone nei propri territori». Concetti ripresi anche da Dell’Erba, che ha definito l’intesa «una naturale evoluzione del ruolo delle Bcc, da sempre impegnate a garantire sviluppo sostenibile, inclusione e vicinanza alle comunità locali».
Il protocollo prevede la nascita di un tavolo di coordinamento permanente tra Anci e Federcasse, incaricato di individuare strumenti concreti per sostenere i Comuni e le realtà territoriali: dall’educazione finanziaria alla digitalizzazione dei pagamenti, fino a progetti di investimento condivisi. L’intento è quello di costruire alleanze operative che mettano in rete amministrazioni, banche di comunità e cittadini, per ridurre il divario tra aree metropolitane e piccoli centri.
La firma del protocollo è avvenuta sabato 11 ottobre 2025, a Napoli, nel Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, nell’ambito dell’annuale convegno di studi della Federazione Lombarda delle BCC, dal titolo “Bene Comune. BCC, persone e comunità per lo sviluppo dei territori” e che ha visto la partecipazione di oltre trecento protagonisti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale. «L’alleanza tra Credito Cooperativo e ANCI segna una tappa storica importante, che siamo orgogliosi di inaugurare, ospitandone la firma proprio all’interno del nostro convegno -ha detto Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle BCC-. Sulla strada tracciata insieme a Federcasse a livello nazionale, spetterà poi alle federazioni locali la messa a terra e la declinazione territoriale dell’accordo, favorendo iniziative concrete a sostegno dei Comuni. Le banche di credito cooperativo sono connesse a doppio filo con le comunità: la nostra presenza non è astratta, ma radicata nei luoghi. L’innovazione del Credito Cooperativo non è nel gigantismo, ma nella capacità di crescere per linee interne, intensificando il presidio laddove altri si ritirano».
Oggi, infatti, le Bcc rappresentano una rete unica nel panorama creditizio nazionale: 216 banche, oltre 4.000 sportelli, e una presenza capillare che raggiunge 791 Comuni italiani dove costituiscono l’unico presidio bancario. Una realtà che, negli ultimi dieci anni, ha visto crescere la propria incidenza proprio nelle aree più marginali, dove le banche tradizionali si sono progressivamente ritirate.
In questo scenario, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si conferma un punto di riferimento per il suo territorio. «Essere l’unica banca locale –ha ribadito Scazzosi– significa assumersi una responsabilità diretta verso le nostre comunità. Significa ascoltare i bisogni dei Comuni, affiancarli nei progetti di sviluppo, sostenere le famiglie e accompagnare le imprese nei momenti di trasformazione. Il protocollo firmato a Napoli ci offre nuove opportunità per rafforzare questo legame: potremo collaborare in modo più strutturato con le amministrazioni locali, avviare iniziative di educazione finanziaria, favorire la digitalizzazione dei servizi e contribuire a contrastare l’abbandono dei territori».
L’accordo tra Anci e Federcasse, dunque, non è solo un’intesa istituzionale, ma un riconoscimento politico e culturale dell’importanza delle banche di comunità come infrastruttura sociale. In un tempo in cui le distanze tra centro e periferia si misurano non solo in chilometri ma in opportunità, la prossimità torna a essere un valore economico.
«Nel nostro territorio –conclude Scazzosi– questa è una sfida che conosciamo bene. Tra l’Altomilanese e il Varesotto, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate continuerà a fare ciò che ha sempre fatto: restare vicino alle persone, sostenere i Comuni e investire nello sviluppo locale. Oggi con la forza di un accordo nazionale che riconosce e valorizza la nostra missione».

