Cresce il numero dei Soci e delle Socie delle Banche di Credito Cooperativo italiane, e con loro cresce anche il peso specifico di una rete silenziosa ma capillare, che tiene insieme i territori e sostiene l’economia reale ben oltre la retorica. Al 2024, i Soci Bcc sono 1.473.874: un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente che non può essere letto come un semplice dato statistico. È un segnale concreto di fiducia, partecipazione e radicamento in un’Italia che cambia, ma che ha ancora bisogno di presìdi solidi, mutualistici, locali.
Per comprendere la portata del fenomeno basta un confronto. I residenti in Italia sono poco meno di 59 milioni: significa che oggi una persona su 40 è Socio o Socia di una Bcc. In molte aree del Paese – soprattutto nei piccoli Comuni, nelle province rurali, nei centri lontani dalle grandi capitali finanziarie – questa percentuale sale sensibilmente, a indicare che le Bcc non sono solo banche, ma strumenti collettivi di cittadinanza economica. Sono luoghi dove il risparmio diventa investimento produttivo nel territorio, dove le scelte non sono calate dall’alto ma condivise, dove la banca è di chi la usa.
A confermare questo legame virtuoso tra risparmio e comunità ci sono i dati sull’impiego del denaro raccolto. Per ogni 100 euro di risparmio che le Bcc raccolgono localmente, ben 69 vengono reinvestiti nello stesso territorio. Non si tratta solo di un indice di efficienza, ma di un vero e proprio patto con le persone e con le imprese: almeno 65 di quei 69 euro, infatti, si trasformano direttamente in credito a famiglie, artigiani, agricoltori, piccole imprese, cooperative, start-up. In altre parole, il 95% dei finanziamenti resta nei luoghi dove è nato il risparmio, generando reddito, occupazione, servizi.
Questo modello, unico nel panorama bancario italiano, è reso possibile proprio dalla presenza attiva e crescente dei Soci. Chi diventa Socio di una Bcc non acquista solo una quota, ma partecipa a un processo democratico e responsabile, contribuisce con le proprie scelte a indirizzare le politiche della banca, orienta l’azione verso lo sviluppo locale e la sostenibilità. E lo fa non come semplice cliente, ma come parte di una comunità.
La crescita del numero dei Soci, quindi, non è solo un fatto quantitativo. È una risposta al bisogno diffuso di partecipazione, di controllo diretto sulle risorse, di protagonismo dal basso. È una forma moderna e concreta di cittadinanza economica, che coniuga interesse personale e interesse collettivo, profitto e responsabilità.
Nel contesto di crisi globali, di disintermediazione digitale e di impoverimento dei legami sociali, il mondo Bcc continua a rappresentare un’alternativa: una finanza di prossimità che crede nel territorio, lo ascolta, lo sostiene e lo reinveste. E tutto questo è possibile grazie a chi sceglie di essere Socio. Oggi sono quasi un milione e mezzo. Un numero che, più che crescere, conta.

